Antonio Manzo
In seguito ad approfondimenti effettuati dobbiamo rettificare alcune erronee notizie da noi pubblicate in precedenza e relative all’inchiesta sui cd. fallimenti pilotati nell’area del Cilento.
Innanzitutto, per fugare ogni ombra sulla procedura di vendita, diamo atto che nel corso della procedura fallimentare del complesso turistico alberghiero King’s Hotel di Palinuro sono stati espletati ben 11 distinti esperimenti di vendita, tutti con esito negativo, l’ultimo dei quali nell’ottobre 2018 che prevedeva un prezzo non inferiore ad euro 3.750.000. Successivamente, nel marzo 2019, il complesso turistico–alberghiero veniva aggiudicato al prezzo di euro 4.500.000,00, mediante procedura competitiva ad evidenza pubblica, con adeguata pubblicità a livello nazionale.
La società fallita Merola & C. S.r.l. proponeva reclamo ex art. 26 legge fallimentare avverso il provvedimento del Giudice Delegato relativo al suddetto bando di vendita, ma il Tribunale di Salerno rigettava il reclamo con ordinanza Collegiale del 20/3/2019, confermando espressamente la legittimità dell’operato degli organi della procedura e dando atto che tutte le censure articolate dalla Merola & C. S.r.l. erano palesemente infondate.
Il passivo fallimentare accertato nell’ambito della procedura concorsuale ammonta complessivamente ad euro 8.948.660,00.
Il curatore fallimentare, il commercialista dott. Vincenzo Piccolo, è un noto e stimato professionista salernitano, da noi indebitamente inserito in inchieste giornalistiche sui cosiddetti fallimenti pilotati.
C’è da rettificare anche il punto dell’inchiesta da noi pubblicata relativamente al presunto rapporto di parentela: il curatore non ha alcun rapporto di parentela con gli aspiranti acquirenti, né si è fatto intermediario con gli imprenditori salernitani per evitare azioni civilistiche per l’abuso edilizio.
Ulteriori affermazioni diffamatorie sono state pubblicate nell’inchiesta Fallimenti pilotati per il quale il nome del dott. Piccolo viene accostato a scenari inquietanti di criminalità organizzata e prassi illecite nella gestione delle procedure concorsuali, né risponde al vero la notizia della sua presunta amicizia con un investigatore della Dia di Salerno.
Infine, anche la notizia secondo cui il dott. Vincenzo Piccolo risulterebbe iscritto nel registro degli indagati è del tutto destituita di fondamento.





