Fallimento Gesema, assolto Giovanni Romano - Le Cronache Ultimora
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Fallimento Gesema, assolto Giovanni Romano

Fallimento Gesema, assolto Giovanni Romano

“Il fatto non sussiste: assolto Giovanni Romano per il fallimento della società comunale Ge.Se.Ma. s.p.a.”. Questo, in sintesi, il disposto della sentenza elaborato dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Nocera Inferiore, dottor Carlo Bisceglia, che ha accolto la richiesta degli imputati di essere giudicati con rito abbreviato, nell’udienza di venerdì scorso, assolvendoli con la formula “perché il fatto non sussiste”. Oltre a Giovanni Romano, sono stati assolti anche Antonio Leone, Nicola De Santis, Nobile Viviano, Claudio Coda, Sabato Giordano e Rocco De Giacomo, tutti imputati nel procedimento relativo al fallimento della società comunale Ge.Se.Ma. S.p.A., dichiarato nel 2017. Giovanni Romano ha voluto esporre il proprio pensiero dopo aver appreso dell’esito della sentenza.

Dottor Romano, finalmente, si è chiusa una vicenda giudiziaria lunga e logorante, per lei come per gli altri imputati. Cosa si sente di affermare dopo aver appreso l’esito di questo giudizio?

“La vicenda mi ha molto segnato dal punto di vista umano e mi induce a riflettere. Innanzitutto sul fatto che la riforma del sistema giudiziario non può prescindere dalla necessità di abbreviare i tempi dei giudizi. Non si possono tenere le persone che attendono il naturale giudizio previsto dall’ordinamento “sospese” per tempi così lunghi. Questo significa che è necessario rinforzare gli organici dei Tribunali e delle Procura e aumentare risorse e dotazioni”.

In tanti hanno (mal) giudicato gli imputati, avendo presumibilmente una visione distorta di quanto accaduto. Cosa ne pensa?

“Sono convinto che occorre un cambio di paradigma da parte della pubblica opinione. I cittadini sono sempre più spesso abituati a “giudicare” le persone prima delle sentenze. Una vera e propria “gogna” civile, altro che mediatica. E non ci si rende conto di quanto male può arrecare questo comportamento. La solitudine aumenta e il senso di vuoto prevale lasciando spazio ad una condizione di inadeguatezza. E, purtroppo, non tutti sono in condizione di superare lo stato di “cattività” sociale in cui si precipita sotto il peso dei “giudizi sommari” che non sono coerenti con un Paese civile”.

Però alla fine la verità è venuta a galla.

“Ci sono voluti sette anni per accertare la verità, anni che hanno inciso profondamente sulla mia vita personale e sul mio impegno pubblico. Ho vissuto momenti di amarezza e sconforto, aggravati dal tentativo di alcuni di strumentalizzare la vicenda. Ho scelto il silenzio e un passo indietro perché chi si mette al servizio della comunità deve essere al di sopra di ogni ombra. Oggi la giustizia ha fatto chiarezza”.

Secondo lei ci sono ancora dei punti poco chiari di questa vicenda?

“Credo sia necessario, adesso, fare chiarezza fino in fondo dando risposte ad alcune domande: perché la Gesema è fallita? Davvero c’erano le condizioni per decretarne la fine in modo volontario? A chi e per cosa è servito il fallimento della società comunale?”

Vuole esprimere dei ringraziamenti a qualcuno in particolare?

“Certamente. Sento il dovere di ringraziare gli avvocati Alfonso Senatore, Marco Senatore e il professor avvocato Giuseppe Fauceglia e il consulente Giovanni Campanile per il sostegno costante nei momenti più difficili. Ringraziamento che estendo anche gli avvocati Amerigo Festa, Domenico Pigrini, Domenico Avagliano, Carmine Guadagno, Antonio Cesarano e Rodolfo Viserta, che hanno assistito gli altri imputati. Una squadra che ha affrontato con determinazione questa lunga prova”.

E poi un pensiero a chi non c’è più.

“Sento l’ulteriore dovere di ricordare con affetto Giovanni Basile e Donato De Conciliis: “Due persone che non sono più tra noi, ma la cui integrità non è mai stata in discussione. La sentenza conferma ciò che chi li conosceva sapeva già. A loro va il mio ricordo più sincero”. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni e saranno analizzate con attenzione per valutare eventuali iniziative riguardanti la procedura di autofallimento della Ge.Se.Ma. S.p.A., disposta dagli amministratori nominati in una fase successiva.

Mario Rinaldi