di Marco De Martino
SALERNO. A pochi giorni dall’inizio della sessione invernale del calciomercato, Angelo Mariano Fabiani ha fatto il punto della situazione in casa Salernitana. Nell’incontro avuto a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento “Tutti per Amatrice”, il direttore sportivo granata ha delineato strategie ed propositi della Salernitana, astenendosi come è giusto che sia dal fare nomi di possibili obiettivi: “Il nostro mercato è iniziato –esordisce Fabiani- con l’obiettivo di monitorare gli elementi che possono costituire qualcosa di importante per il nostro gruppo. Laddove ravviseremo che ci sarà qualche elemento che possa rinforzarci lo prenderemo, ma in questo mercato le squadre tendono a tenersi i pezzi migliori. Se così fosse noi ci terremo i nostri, che tra l’altro sono richiesti da tanti clubs”. Le offerte per i due pezzi pregiati della squadra, i bomber Coda e Donnarumma, fioccano come la neve: “Conoscendo bene Lotito e Mezzaroma non credo che cederanno ad offerte per i nostri calciatori –sottolinea il diesse granatacosì come a inizio campionato è stato fatto per tanti altri nostri calciatori richiesti e che la società non ha ritenuto dare via. Laverone e Schiavi in partenza? Come tutti gli altri sono nostri finché avranno un contratto in essere con la nostra società, in questa fase non c’è ancora nulla di definito visto che stiamo facendo delle valutazioni su di loro e su tutti gli altri della rosa”. In entrata il nome caldo è quello del centrocampista del Cagliari Gianni Munari: “E’ un calciatore che sarebbe tra i migliori del nostro gruppo –ammette Fabiani- ma da qui a dire che arriverà ce ne passa”. Dopo aver parlato di mercato, Fabiani ci tiene a puntualizzare come il problema di questa Salernitana non siano stati i calciatori, ritenuti all’altezza della situazione, ma i tanti errori dovuti a cali di concentrazione: “Si sta facendo confusione sui moduli, spesso ho sentito parlare di 4-3-3 ma in campo spesso non è stato così. I problemi che ci hanno penalizzato –sottolinea Fabiani- in questo campionato sono ben altri. Sulle palle inattive non esistono moduli ma deve esserci attenzione di tutti i reparti. Dobbiamo eliminare questi cali di tensione che hanno causato gli undici gol subiti, e questa mancanza non è certo addebitabile agli allenatori né tantomeno ai moduli adottati”. Fabiani allarga il concetto includendo anche la figura di Alberto Bollini: “Bollini prima di venire a Salerno, sia al sottoscritto che alla società, ebbe a dire che quello attuale è un gruppo importante e coperto in tutti i ruoli. A distanza di un mese –afferma Fabiani- non penso si possa cambiare idea, il suo compito è di lavorare dal punto di vista mentale perché gli uomini ci sono. Bisogna eliminare questi cali di concentrazione in alcune fasi della partita che ci hanno penalizzato oltremisura. Abbiamo subito gol da rimessa laterale con il Vicenza, con il Carpi: senza questi errori individuali la Salernitana avrebbe avuto dieci punti in più e sarebbero stati meritati perché nessuno ci ha messi sotto. Fatta eccezione per il Verona ed il Novara –conclude Fabiani- abbiamo sempre giocato alla pari con tutti”. Fatto sta che la Salernitana è in zona play out.