Puntano direttamente al Ministero del lavoro e al consolato giapponese. I lavoratori Pennitalia non mollano. Sono in presidio permanente presso la propria ormai ex azienda e non si muoveranno di lì finché non avranno rassicurazioni in merito al proprio futuro, da lavoratori o cassintegrati che sia. Nella giornata di ieri si sono riuniti in assemblea per mettere a punto una sorta di piano d’attacco a tutela della propria dignità di uomini e di lavoratori. La prima mossa è quella della richiesta di convocazione al Ministero del lavoro non solo per affrontare la questione della concessione della cassa integrazione straordinaria per chiusura, ma anche e soprattutto per ottenere una soluzione aziendale: ovvero una possibilità che la ex Pennitalia non muoia definitivamente. “Ci sono i tempi e i modi – afferma il sindacalista Antonio Greco – che la crisi finisca e che ci sia una positiva evoluzione del mercato. Abbiamo inoltrato richiesta di incontro al Ministero del lavoro affinché, con la convocazione anche della proprietà, si riesca ad ottenere una soluzione industriale che ci dia nuovamente una speranza. Il problema – continuna Greco – non è certo lo stabilimento di Salerno ma l’intero mercato italiano, ma una ripresa ci sarà e il nostro scopo è quello di traghettarci oltre la crisi”.
Allo stato, la presa di posizione dell’Agc glass sembra inamovibile, ma “noi le proveremo tutte, rivolgendoci anche al consolato giapponese, dal momento che l’Agc è proprio giapponese”. Nel frattempo i lavoratori sono lì, quasi a contemplare quella loro creatura che qualcuno ha deciso di sottrargli.