di Andrea Pellegrino
Arriva l’estate dei finanziamenti degli eventi. Quelli attesi e sperati dalle amministrazioni comunali del territorio campano, alcune delle quali già nel pieno delle loro programmazioni estive. Inesorabili sono arrivate anche le polemiche nei confronti della Regione Campania, soprattutto alla luce del fatto che, quello in corso, è l’ultimo anno di consiliatura prima del rinnovo dei vertici regionali. Di oltre sette milioni, somma già incrementata da una recente delibera di giunta regionale, il bugdet per gli eventi finanziabili fino a 70mila euro che ha accontentato 107 amministrazioni comunali a fronte delle 278 richieste arrivate. Tra i grandi esclusi c’è Amalfi con il suo programma di eventi. Bocciata anche la festa della Madonna delle Galline di Pagani che arriva, però, ad un passo dal finanziamento. Nulla da fare anche per un altro comune della Costiera Amalfitana, Scala, che perde il contributo per l’evento “Scala incontra New York”. Stessa sorte per Cava de’ Tirreni che aveva presentato gli “Stati generali della cultura”. A secco la Chiena di Campagna: niente finanziamento per il comune guidato da Roberto Monaco. Bocciata anche la Strabilandia di Bellizzi, così come i progetti presentati da Pellezzano, Postiglione, Giffoni Sei Casali, Montecorvino Rovella. Non è un buon anno anche per Furore che oltre a perdere il famoso Marmeeting perde anche il finanziamento per il palio nazionale ed internazionali della botti. Naturalmente tutto questo salvo ulteriori implementazioni dei fondi destinati da parte della Regione Campania. Tra i promossi, invece, c’è Positano con il suo premio; segue l’edizione del premio Pisacane di Sapri; poi il Natale ad Eboli ed il premio Sele d’Oro di Oliveto Citra. Sorride – fuori provincia – anche Ciriaco De Mita che si vede finanziare la notte dei Falò di Nusco. Bene Cetara che ottiene 70mila euro per le notte azzurre delle lampare. Via libera a Mercato San Severino, al carnevale di Maiori, al programma di eventi di Vietri sul Mare, alle Stelle Divine di Atrani e alle Luci dell’Irno di Baronissi. Finanziati anche il cammino dei Paputi di Sarno, il festival dell’Aspide di Roccadaspide e il villaggio di Babbo Natale di Fisciano. «Torniamo a denunciarlo: ripartire i fondi pubblici regionali utilizzando come criterio principale il numero dei comuni presenti nelle diverse province è una truffa bella e buona, un trucco vergognoso che De Luca utilizza per favorire Salerno che ha 158 Comuni e penalizzare Napoli che ne ha 92». Così, commentando l’esito delle graduatorie relative al Poc Turismo pubblicate sul Burc, il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro, per il quale «quei provvedimenti vanno revocati immediatamente». «Qualcuno – sottolinea – ricordi al governatore campano che Salerno non è la capitale d’Italia e che le risorse vanno assegnate in base al dato demografico, non spudoratamente politico. Scoprirà, ma crediamo che lo sappia fin troppo bene nonostante faccia lo gnorri, che la provincia di Napoli supera abbondantemente i 3 milioni di abitanti mentre quella di Salerno a stento supera il milione». «Siamo ovviamente sbalorditi – conclude Cesaro – dall’assordante silenzio dei consiglieri regionali napoletani e delle altre province ma non resteremo con le mani in mano e li inviteremo tutti, nessuno escluso, a sottoscrivere l’emendamento che presenteremo alla legge regionale di semplificazione col quale scriveremo la parola fine a q