Estorsioni agli imprenditori: sei anni a Pietro Desiderio - Le Cronache
Giudiziaria Cronaca

Estorsioni agli imprenditori: sei anni a Pietro Desiderio

Estorsioni agli imprenditori: sei anni a Pietro Desiderio

Pina Ferro

Avevano minacciato degli imprenditori per ottenere denaro o un posto di lavoro. E’ stato condannato, con il rito dell’abbreviato, a sei anni il 37enne Pietro Desiderio originario di Pagani ma residente a Mercato San Severino. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo di Salerno, all’epocadei fatti coordinati dal colonnello Giulio Pini, con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Insieme a Desiderie in manette finì anche Emanuele Filiberto Arena di Nocera Superiore il quale ha scelto di essere processato con il rito ordinario. Desiderio e Arena pretendevano di essere “messi a posto” da due imprenditori edili della Valle dell’Irno, impegnati nella realizzazione di lavori presso privati a San Severino. La pretesa di un “lavoro” o di danaro all’inizio era stata inoltrata in maniera “bonaria”, ma quando le vittime hanno rifiutato qualsiasi forma di pagamento, i due sono passati alle minacce violente. A metà maggio dello scorso anno si sono presentati sui due cantieri hanno preteso di parlare direttamente con il “masto”, l’imprenditore che di lì a pochi giorni si doveva mettere a disposizione altrimenti non sarebbe stato più tranquillo. Una delle due vittime è stata minacciata quando si è rifiutata di far lavorare i due. Minacce proferite dinanzi alle maestranze che hanno intimorito gli operai a lavoro sui cantieri. Uno dei due imprenditori ha avuto il coraggio di denunciare tutto ai carabinieri. Le indagini successive hanno permesso di identificare i due e di registrare un’altra richiesta estorsiva ai danni di un altro imprenditore della zona, con le stesse modalità. In pochissimi giorni è partita la richiesta di arresto della Procura antimafia accolta in pieno dal Gip Indinnimeo. L’atteggiamento di Arena, e quello di Desiderio, spinsero la Procura a contestare l’aggravante delle modalità mafiose.