di Andrea Pellegrino
Agosto, Salerno mia non ti conosco. Ormai è cosa nota: l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Salerno, in termini di manifestazioni, resta quello di “Luci d’Artista” con tanto di rumoroso carrozzone al seguito e disagi vari, a partire dalla viabilità. Per il resto, la programmazione artistica e culturale della città di Salerno resta ferma al palo. Soprattutto nei mesi estivi quando l’offerta dovrebbe essere maggiore. Ed invece turisti e semplici residenti restano, come ogni anno, a bocca asciutta. Sotto gli occhi indifferenti dell’assessorato alla cultura del Comune di Salerno. Nessun evento in centro e neppure nei tanti quartieri della città. Un vuoto denunciato da Rosario Peduto, referente cittadino del movimento “Noi con Salvini”. «L’ offerta culturale ed artistica agostana, nella nostra città, é meno che pessima, anzitutto perché praticamente inesistente. In questo comparto – dice Rosario Peduto – vi sono – per volontà dell’ amministrazione comunale – degli “esclusivisti” che han preso quasi in “ostaggio” il nostro centro storico per porre in essere un palinsesto di eventi che continua a risolvere l’ immensa potenzialità del nostro patrimonio culturale e di “posizioni” artistico-monumentali nella stantia quanto reiterata riproposizione del teatro di Scarpetta». Da giugno a settembre a quanto pare il sipario cala completamente sulla programmazione culturale ed artistica della città, per poi rianimarsi ad ottobre, quando ancora con il sole in testa, si pensa al Natale, per poi riporre armi e bagagli a metà gennaio con lo smontaggio delle luci d’artista. Per il resto la città turistica, al netto delle Luci, resterebbe solo un miraggio. Se si escludono, tra gli eventi culturali, le elitarie (visti i costi) opere – sei in tutto – che vengono messe in scena al Teatro Verdi durante i mesi invernali.