di Michelangelo Russo
Si chiama Gianluca Stella la persona che ha girato i video raccapriccianti del Pronto Soccorso di cui sta parlando tutta l’Italia. E’ un infermiere di 45 anni dello stesso reparto. Da anni denunzia i disservizi. E’ stato diffidato per tali denunzie. Ed è stato addirittura sanzionato disciplinarmente due volte, la prima con 5 giorni di sospensione dal servizio, e la seconda per 15 giorni con sospensione dello stipendio. Il motivo? La prima volta per aver rilasciato interviste non autorizzate dalla Direzione, e la seconda per aver girato dei video sulle condizioni degli sventurati degenti senza l’autorizzazione degli stessi, violando così la loro privacy. Quando arriva alla frutta, ogni Potere messo alle strette tende a raggiungere i vertici della assoluta comicità. Ve lo immaginate Gianluca Stella chiedere a quei disgraziati legati alle barelle il consenso alle riprese? Ma perché Gianluca Stella ha diffuso per televisione quelle immagini scioccanti e non le ha portate all’Autorità Giudiziaria di Salerno? Perché han preferito rivelarsi a Cronache, e ame come autore degli articoli dei giorni scorsi? Vediamo chi è questo infermiere con venti anni di esperienza. Arriva a Salerno dopo 15 anni di servizio a Bologna, al Suor Orsola Benincasa. Quando arriva, ha in mente l’efficienza di quell’ospedale e l’organizzazione impeccabile di quel pronto soccorso. Posso confermare su questo la mia esperienza personale. Nel 2011, stando a Bologna, fui portato d’urgenza al Suor Orsola per una grave crisi pressoria. Ci arrivai in taxi, e nemmeno in ambulanza. In pochissimi minuti fui messo in barella, portato in box riservato, spogliato e monitorato immediatamente con elettrocardiogramma. Dopo un quarto d’ora, con medico accanto, mi fecero prelievi uno dopo l’altro, e fui spostato in terapia intensiva. Guardato quasi a vista, per tutta la notte continuarono prelievi e monitoraggi. Ed ero uno sconosciuto cittadino qualunque. Questo per dire che cosa è Bologna, città italiana. La Salerno delle Luci in quale continente sta, visto che a Gaza, sotto le bombe, quando arrivano le ambulanze sembrano più rapidi di tutti? Torniamo a Gianluca Stella. Mi sta davanti calmissimo, e non sembra affatto l’esagitato che i documenti stilati a suo carico dall’Amministrazione Ospedaliera vorrebbero descrivere. Compreso l’appellativo di “Malfattore” che un sindacatino interno gli ha voluto appioppare. Stella è lucido e implacabile. Mi mostra i video originali, e poi quelli che ha girato prima e che ha consegnato ai Carabinieri il giorno 8 aprile 2022 (un anno e mezzo fa!). Anche in questi si vedono pazienti calmissimi che stanno legati alle barelle del pronto soccorso. E ce ne sta uno agghiacciante. Quest’uomo è morto (non è legato) mi dice Stella. “Me ne sono accorto io” continua Gianluca “quando l’ho toccato era freddo, e quindi morto già da tempo. Nessuno se ne era accorto!”. C’è da chiedersi: ma i Nas hanno controllato le immagini con i pazienti legati? Parrebbe di sì, perché lo stesso giorno scrivono alla Procura, trasmettendo gli allegati, che le immagini consistono in riprese acquisite all’interno del Pronto Soccorso, in cui sono ben visibili e distinguibili i volti dei pazienti. Allora le hanno viste! E non hanno trovato nulla di strano, segnalandolo, loro che sono Carabinieri specialisti in malasanità, al Pubblico Ministero? Lo sanno o no i Carabinieri che legare i malati, tranne casi eccezionali, ma veramente, è sequestro di persona punibile fino ad otto anni di reclusione? Sta di fatto che il P.M. riceve queste registrazioni (che Stella tiene perfettamente datate) e non pensa, purtroppo, di documentarle visionandole. E il 27 febbraio di quest’anno, con sei o sette righe di motivazione, chiede l’archiviazione, argomentando che dalle investigazioni dei Nas non sono emerse condotte di rilevanza penale! Che dire? Forse, il ruolo che stanno assumendo in Italia trasmissioni come Report e Piazza Pulita, e giornali senza peli sulla lingua come Cronache, è quella di Pubblici Ministeri di supporto a una Magistratura irreggimentata, dall’arroganza del Potere, in un ruolo sempre più burocratico e rituale. Ben diverso dallo spirito costituzionale degli anni ’80 e ’90.
Basti dire che Stella mi riferisce che, dopo la prima trasmissione, i Carabinieri di Salerno, su verosimile delega della Procura, hanno acquisito presso la redazione di La7 il video girato da Stella, per poi formalmente passarlo alla Procura. Scusate! Forse era più rapido individuare Stella (tutti al Pronto Soccorso sanno che è lui il contestatore), chiamarlo e farsi consegnare il video, che avrebbe dato subito. Collaborando da subito a individuare i pazienti e le loro cartelle cliniche, prima che possibili inquinamenti probatori intervengano?
Continua.
1 Commento
Io sono nato 45 anni fa a Salerno e mi ricordo che mentre prima funzionava per amicizia il sistema ospedaliero..ora è arrivato alla fine.
Arrivi al pronto soccorso e non sai quando e cosa ti aspetta.
Non è un attacco perché tutti lo stanno facendo, ma l’evidenza della verità.
Comments are closed.