“Da qui creiamo ponti che uniscono nel nome della letteratura”. Sono parole di Mariarosaria Barone, l’ideatrice del progetto Eredita che Legge che consiste in una casetta del libro nella quale chiunque può prendere e lasciare un libro. All’uopo, inoltre, è stato anche realizzato un timbro, col quale i volumi sono stati e verranno segnati, che riporta proprio il nome della frazione del comune di Ogliastro Cilento.
Questo allo scopo di creare, eventualmente, un circolo virtuoso tra le varie case del libro in Italia ed anche all’estero. Proprio perché le parole, le storie, i romanzi, le poesie e i fumetti hanno la forza di erigere ponti e di abbattere i muri. La comunità di Eredita e di Ogliastro Cilento, sapientemente guidata in questa pervicace azione da Mariarosaria Barone, mette a disposizione di tutti, dunque, un piccolo punto dove scambiare storie e di conseguenza emozioni, ricordi, sogni. La struttura è stata resa reale, concretizzando un progetto, il maestro Gaetano Cantalupo che con la sua arte è riuscito a modellare materiali di legno e plastica riciclati, dando una casa ai libri. A dar man forte al progetto è stato anche il parroco del borgo cilentano Don Damiano Modena, presente anch’egli alla simbolica inaugurazione di ieri. «L’invito – dice l’attivista Mariarosaria – è a chiunque voglia leggere e donare agli altri un libro a cui è particolarmente legato proprio perché ha amato quella storia».
Anche il gruppo politico Ogliastro Futura ha sostenuto la particolare idea. Nel territorio cilentano, un’altra realtà simile è presente a Marina di Camerota. «Proporremo un gemellaggio con loro – dice l’ideatrice del progetto – proprio per iniziare a comporre una rete, una larga unione, una grande famiglia di lettori e di amanti dei libri che in questo modo leggono e fanno leggere». Infine, da parte di Mariarosaria Barone arriva una raccomandazione: «Trattiamo bene e rispettiamo i libri perché con essi possiamo fare dei grandi viaggi».