di Erika Noschese
“Non approvo le primarie come metodo, non per non coinvolgere i cittadini ma perché sono la sconfitta del quadro politico dirigenziale e se ci si deve affidare alle primarie per scegliere i candidati e fare sintesi, attraverso la gente, significa che ha perso il proprio ruolo di fare sintesi e vale per la politica nazionale ma a Salerno in particolare”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio ospite della nuova puntata di Tribuna Politica. Il numero uno del partito socialista italiano, infatti, ha fatto il punto della situazione in vista delle prossime elezioni amministrative, non solo nella città capoluogo ma anche ad Eboli e a Battipaglia. Maraio ha anticipato alcuni nomi dei candidati al consiglio comunale di Salerno senza però risparmiare una decisa stoccata all’assessore al Commercio Dario Loffredo, eletto ormai cinque anni fa tra le fila del Psi, per poi abbandonare il partito subito dopo la vittoria: “Cinque anni fa abbiamo raggiunto uno straordinario risultato sulla città di Salerno, con seimila voti complessivi di lista, Dario Loffredo prese quasi 1500 voti, sapevamo del suo essere forte ma non fu proprio un saldo attivo, come partito, perché con l’ingresso di Loffredo nella lista noi perdemmo tre o quattro candidati, alcuni dei quali eletti altrove e io non sono proprio convinto di averci guadagnato – ha attaccato – Politicamente, ci ho guadagnato quando Loffredo ha lasciato per approdare in altri lidi, dimostrando che il partito socialista serviva solo a sistemare i suoi interessi e ad entrare in giunta al Comune di Salerno”. Maraio ha poi ricordato il ruolo dell’ex sindaco Vincenzo Giordano: “Sto conducendo una campagna per rilanciare Salerno rispetto al futuro e modernizzare la nostra città, partendo – come spesso si fa – dalla storia di una comunità – ha detto – La giunta Napoli è riuscita a rilanciare Salerno in un contesto regionale e nazionale, vincendo la sfida dell’opera di ammodernamento dell’arredo urbano. Una stagione, questa, figlia di un altro periodo altrettanto importante che ha fatto da spartiacque tra la Salerno del passato di 10 anni fa e la Salerno del futuro che trova le radici in Giordano, la prima giunta laica. Una stagione alla quale io sono molto legato perché ritengo che alcune opere importanti della storia di Salerno partano dalla stagione legata a Giordano”. Per Maraio, la storia “serve per guardare avanti, riprendere lo spirito intrapreso e che si è un po’ perso e che noi stiamo chiedendo, in maniera costruttiva, attraverso un confronto di idee che serve alla città”. Intanto, il segretario ha annunciato che il partito è impegnato a ricordare e rilanciare la figura di Giordano, attraverso l’attività di un centro studi per ricostruire la storia per quella che è e “per ridare dignità ad un uomo” vittima della giustizia e sottratto alla politica.