Entro il 2024 il 54% delle imprese agroalimentari investiranno nel green - Le Cronache
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Entro il 2024 il 54% delle imprese agroalimentari investiranno nel green

Entro il 2024 il 54% delle imprese agroalimentari investiranno nel green

Al via, ieri a Salerno, Agrifood Future, la cinque giorni promossa da Unioncamere e Camera di Commercio di Salerno che coinvolge istituzioni, imprese ed enti di ricerca con l’obiettivo di promuovere un confronto aperto sul futuro del settore agroalimentare. Un comparto che, in Italia, secondo i dati di Unioncamere, a giugno 2023 contava 760.673 imprese. Fulcro della prima giornata, l’indagine dell’Istituto Tagliacarne – Unioncamere e Centro Studi Rural Hack, da cui emerge come innovazione digitale e transizione green siano i principali trend sui quali si muove l’industria agroalimentare del prossimo futuro. Secondo la ricerca, tra il 2022 e il 2024, il 54% delle imprese agroalimentari sosterra’ investimenti green. Una percentuale, viene fatto notare, piu’ alta rispetto alla media del totale dei settori, pari al 51%. Le aziende che adotteranno tecnologie 4.0 entro il prossimo anno sono il 32% di quelle attive nel settore agroalimentare. Con il sistema alimentare che sta subendo grandi trasformazioni, “c’e’ un’analisi che andremo a fare su tutta la filiera, dal campo al consumatore”, anticipa, a margine della cerimonia inaugurale, il presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, Andrea Prete, ricordando che “abbiamo, in Italia, una produzione e un export notevoli, oltre 60 miliardi di prodotti alimentari italiani nel mondo”. Tanti i temi che si affronteranno nel corso di Agrifood Future, la cui direzione scientifica e’ affidata ad Alex Giordano, docente di trasformazione digitale all’universita’ Federico II di Napoli e pioniere dell’agritech in Italia. Tra questi, l’agricoltura nello spazio, la sostenibilita’ quale paradigma del turismo enogastronomico e l’innovazione tecnologica. La manifestazione vedra’ la partecipazione, tra gli altri, di Maurizio Martina, vicepresidente Fao, Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia, e Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e vicepresidente dell’Ocse comitato turismo, che presentera’ la nuova edizione del Rapporto Turismo Enogastronomico e Sostenibilita’. Inoltre, dopo il Rapporto Agrifood Future sara’ presentato “Ristorazione in Italia: abitudini, trend e Paesi a confronto”, a cura di The Fork, e poi anche un’analisi sulle tendenze di ricerca dell’agroalimentare a cura di Google. Ad aprire l’importante evento un videomessaggio del commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni: “Il sistema del cibo è uno dei principali motori di cambiamento dell’ecosistema del mondo. Circa la metà degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono direttamente o indirettamente interessati dai cambiamenti nel settore del cibo”. “E non c’è dubbio – aggiunge – che, negli ultimi anni, l’agroalimentare ha attraversato cambiamenti profondi. La lotta contro il riscaldamento climatico che l’Europa sta portando avanti con il green deal spinge a un ripensamento delle modalità di produzione, di trasporto, di imballaggio e di consumo. Le nuove tecnologie stanno trovando sempre maggiore applicazione”. “L’invasione russa in Ucraina – prosegue l’ex presidente del Consiglio – ha evidenziato la fragilità della sicurezza alimentare mondiale. E, sullo sfondo, proiezioni demografiche che vedono la popolazione mondiale raggiungere i 10 miliardi entro metà del secolo con tutto ciò che questo comporta in termini di risorse e necessità di produzione. E, allora, ragionare, dibattere sulle sfide e le opportunità di questi macro sviluppi per il settore agroalimentare è fondamentale qui in Italia”. “Parliamo di uno dei comparti di traino dell’economia nazionale con un’incidenza sul Pil che supera il 10% se si considera l’intera filiera. L’anno scorso le esportazioni hanno raggiunto la cifra record di 61 miliardi, 15% in più rispetto al 2021. Il Sud e la provincia di Salerno in particolare si stanno distinguendo in positivo. E’ un’eccellenza nazionale che l’Unione europea aiuta a tutelare”, conclude Gentiloni.