Ensemble Theia: Dentro il suono - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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Ensemble Theia: Dentro il suono

Ensemble Theia: Dentro il suono

Olga Chieffi

L’Associazione Theia, in collaborazione col Comune di Valva, è l’ideatrice il progetto Dentro il suono, dedicato alla valorizzazione degli spazi ritrovati dei giardini di Villa D’Ayala Valva, recuperati grazie agli sforzi del Comune di Valva e ai fondi del PNRR. Annalaura Tortora, violino Maria Cristiana Tortora, violoncello Marco Cuciniello, contrabbasso Marco Salvio, flauto e direzione Davide De Feo, clarinetto. Il progetto intende impostare a Valva delle attività culturali che nel tempo possano costituirsi come punto di riferimento (anche internazionale) per la ricerca nell’ambito dei linguaggi musicali contemporanei; ridare voce ad una struttura che ha visto la prima formazione del compositore Giacinto Scelsi 1905 – 1988, pioniere nella musica del ‘900, anticipatore di stili e linguaggi che hanno esplorato la natura stessa del suono e il suo potere significante. L’Ensemble Theia – giovane realtà che dal 2023 a Salerno porta avanti un percorso di ricerca sulla musica moderna e contemporanea – inaugurerà il palco restaurato del Teatro di verzura della Villa D’Ayala-Valva con un concerto questa sera, alle ore 19. In un percorso di condivisione col pubblico, verranno eseguite anche alcune musiche di Giacinto Scelsi, in un affascinante viaggio attraverso uno spaccato degli ultimi settant’anni di musica, una musica che sia indagine del tempo che la accompagna, e che si adatti alle mutevoli esigenze espressive, linguistiche ed estetiche con la spontaneità e lo spirito di innovazione che hanno nutrito tutta l’arte del ‘900. Dai nuovi presupposti espressivi di Giacinto Scelsi, alla spontaneità di Giovanni Sollima, dal controllo formale e l’incisività dei ritmi di Bohuslav Martinu, alla ricerca di Giorgio Colombo- Taccani, fino a giungere ad un omaggio di Pasquale Punzo ai geni così distanti di Nino Rota e Giacinto Scelsi. Un concerto che porti sul palco del Teatro di verzura della Villa anche la musica di Giacinto Scelsi, ma non solo: il progetto Dentro il suono prevede fino al 30 agosto un workshop di Composizione con Stefano Gervasoni, docente di Composizione presso il Conservatorio Superiore di Parigi: per questa attività sono giunte adesioni dall’Italia, Belgio, Irlanda, Romania, Polonia, Stati Uniti, Messico, Cina, Cile, a conferma della straordinaria potenzialità di Valva e del richiamo che la cultura è in grado di esercitare. Non solo il ricordo in preziose teche che custodiscono il lascito di un artista come Giacinto Scelsi, ma un messaggio vivo, raccolto da compositori d’oggi che possano approfondire la loro ricerca e portare con sé, nei loro sentieri espressivi, anche l’eredità di questo gigante del XX secolo. È un punto di partenza importante, frutto di un lungo lavoro di preparazione, cui giungiamo anche grazie alla fiducia di tante realtà del territorio, in primis il Comune di Valva, che ha accolto il progetto conscio delle potenzialità della Villa e del suo legame con la musica d’oggi. La serata principierà con il Giacinto Scelsi di Quays per flauto solo. Scelsi era anche un abile improvvisatore, sempre più influenzato dalle filosofie orientali e perseguì una radicale rarefazione discorsiva, poi divenuta sua cifra stilistica della successiva stagione musicale. Peculiarità anticipata in varie composizioni tra cui proprio Quays con cui si avvicinò una specifica concezione dell’arte come forma sintetica di conoscenza, cercando di ricondurre le culture a una sorta di radice comune. Si proseguirà, quindi, con il duo di Bohuslav Martinu n.2 per Violino e Violoncello, H. 371, in cui iI dialogo tra i due strumenti è serrato, ricco di energia ritmica e melodie cantabili. L’opera – in tre movimenti – alterna spunti danzanti, passaggi lirici e giochi contrappuntistici, confermando la maestria di Martinu nel creare musica da camera vivace e comunicativa, ma sempre profonda. Ancora una pagina di Giacinto Scelsi, “Maknongan” per contrabbasso, una delle ultime opere completate dall’enigmatico compositore italiano. Come molte delle opere mature di Scelsi, questo brano esplora incessantemente poche note alla volta, variando l’accordatura di piccoli gradi, utilizzando solo 6 note sfruttando l’estensione dello strumento per esplorare ulteriormente una gamma tonale ristretta e intima. Verrà quindi eseguita Croce di Ghiaccio di Giorgio Colombo Taccani, pagina non semplice per flauto, clarinetto basso, violino e violoncello, in cui il compositore si concentra sulla tavolozza timbrica di ogni strumento.Si proseguirà, quindi, con il fortemente espressivo e densamente scritto “Alone”, per violoncello solo datato 1998, di Giovanni Sollima, con Maria Cristiana Tortora; dedicato alla memoria di Giancarlo Barassi e finale con Notturno dal tempo sospeso di Pasquale Punzo per clarinetto, violino, violoncello e contrabbasso. Il brano prende ispirazione da due universi apparentemente lontani: da un lato, la ricerca timbrica e la staticità vibrante di Giacinto Scelsi, in cui il suono vive nella sua pura essenza, e dall’altro, la malinconia lirica e la sensibilità cinematografica di Nino Rota, con le sue melodie sospese tra sogno e memoria, un’esplorazione del tempo interiore, di quella dimensione sospesa in cui il suono si fa sia ombra sia luce; l’intera struttura è costruita su una dialettica tra immobilità e movimento impercettibile: il tempo si contrae e si espande, come un respiro sospeso tra veglia e sonno.