di Erika Noschese
Alla fine, tutto come previsto: il Pd è il primo partito e fa il pienone di consiglieri comunali, vedendo addirittura otto esponenti dem a Palazzo Sant’Agostino con il Psi che certifica la sua sconfitta anche in questa tornata elettorale. Le elezioni provinciali, le ultime – si spera – con la riforma DelRio non hanno lasciato spazio a dubbi e interpretazioni e i dem stravincono al banco di prova, che tale non può essere definito in quanto chiama al voto solo sindaci e consiglieri. A fare il pienone di consensi dovrebbe essere il vice presidente uscente Giovanni Guzzo con i suoi 6.450 voti; a seguire il sindaco di Pellezzano Francesco Morra, Martino D’Onofrio con le sue 5.400 preferenze, Antonio Fiore che a quanto pare sarebbe stato tradito per l’ennesima volta dal suo stesso partito, Annarita Ferrara e infine Luca Cerretani che non riesce a sfondare, come forse sperava il presidente Franco Alfieri fermandosi a soli 4mila voti, segno evidente che il sistema cilentano inizia a crollare sotto il peso di una poca capacità amministrativa che in alcuni casi è ormai evidente. In consiglio, in quota dem, entra anche il sindaco di Vietri sul Mare Giovanni De Simone e Vincenzo Speranza, sindaco di Laurito. Non ce la fanno invece i candidati di Italia Viva che avevano scelto di confluire nella lista del Partito Democratico provando a mettere un mattone in più su tutto il territorio della provincia di Salerno. Nel centrodestra la vera sorpresa è il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti che entra in consiglio provinciale con Giuseppe Del Sorbo mentre è fuori Giuseppe Ruberto che non riesce a confermare la sua posizione. Per Fratelli d’Italia è l’uscente Carmine Amato il primo degli eletti che, con un importante bacino di voti resta a Palazzo Sant’Agostino accanto al collega Aniello Gioiella. Due gli eletti per Campania Libera: si tratta degli uscenti Rosario Danisi con 2.900 preferenze e Filomena Rosamilia con 2.598 voti. Fuori dai giochi Azione che fin dall’inizio ha scelto di non garantire nè il sostegno alla maggioranza nè all’opposizione. Per i socialisti, l’unico eletto dovrebbe essere il vice sindaco di San Giovanni a Piro Pasquale Sorrentino. I moderati del consigliere regionale Corrado Matera entrano in consiglio provinciale con Gerardo Palladino e le sue 2.200 preferenze. Ad uno sguardo più attento, su Salerno Fiore ha ottenuto dieci voti mentre Mimmo Ventura, candidato con Fratelli d’Italia, solo il suo. Pare infatti che il collega Michele Sarno abbia scelto di non recarsi al voto e di conseguenza è venuto a mancare il sostegno. Non ce l’ha fatta Corrado Naddeo che ha potuto comunque contare sul sostegno di quattro amministratori locali che hanno scelto di dargli fiducia.