
di Giuseppe Sanfilippo
Eboli è in lutto per la scomparsa di Ferdinando Braca, una figura che ha segnato la storia del calcio ebolitano e della vita pubblica della città. L’Ebolitana, con la sua tradizione centenaria di passione e amore per lo sport, da sempre rappresenta un simbolo di appartenenza per la comunità ebolitana, e Braca è stato uno dei suoi protagonisti più illustri. Alcuni calciatori nati o cresciuti a Eboli hanno vestito con orgoglio la maglia bianco-azzurra, creando un forte senso di identità e comunità. Tra questi, Ferdinando Braca è stato un simbolo indiscusso, mantenendo sempre vivo l’attaccamento ai colori della squadra. Nato a Salerno nel 1934, ma ebolitano di nome e di fatto, Braca è diventato un’icona quando, nella stagione 1952-53, ricoprì il ruolo di attaccante dell’Ebolitana. Il suo gioco, rapido e potente, attirò l’attenzione di società di livello superiore, portandolo a calcare i campi dei campionati professionistici. Dal 1963 al 1965 ricoprì la carica di tecnico dell’Ebolitana, trasmettendo la sua esperienza e professionalità alla squadra. Braca è ricordato non solo come uomo di sport, ma anche come docente apprezzato e stimato. La sua carriera di insegnante è stata caratterizzata da dedizione e competenza, qualità che gli hanno valso il rispetto e l’affetto di studenti e colleghi. La sua capacità di ispirare i giovani, sia sul campo che in aula, lo ha reso una figura rispettata e amata, lasciando un’impronta indelebile. La notizia della sua scomparsa ha suscitato profonda commozione in tutta Eboli. Associazioni sportive, istituzioni locali e cittadini hanno espresso numerosi messaggi di cordoglio, ricordando le sue qualità umane e professionali: «Ci ha lasciato un altro pezzo della nostra storia. Salutiamo una persona perbene, un galantuomo, grande appassionato di calcio, in particolare della sua amata Ebolitana, sempre disponibile con tutti, mai sopra le righe, pacato e cordiale. Un altro pezzo della mia gioventù che se ne va. Lo ricorderanno con affetto e stima generazioni di studenti», ha dichiarato Damiano Coppola, cronista e profondo conoscitore del calcio locale. Anche l’Ebolitana Calcio 1925, nel giorno del suo funerale, ha voluto omaggiare Ferdinando Braca con una maglia celebrativa in suo onore e ha espresso le più sentite condoglianze alla sua famiglia. «La sua figura rappresenta un esempio di dedizione e amore per il calcio, che va oltre l’aspetto agonistico. La comunità ebolitana ricorderà Ferdinando non solo per i successi sportivi, ma soprattutto per il suo ruolo di mentore e guida», hanno affermato i tifosi. Nel corso della sua carriera, Braca ha ricoperto anche importanti ruoli dirigenziali, contribuendo alla gestione della società durante la presidenza del Dottor Elio Presutto e, per un periodo, assumendo il ruolo di presidente nell’era Dirceu. Nel 2020, insieme a ex atleti dell’Ebolitana, fu premiato durante una cerimonia dedicata ai protagonisti storici del calcio locale degli anni ’50, ’60 e ’70. L’allora sindaco Cariello, con l’ex presidente del consiglio Fausto Vecchio, Filomena Rosamilia, Antonio Corsetto e il professor Pasquale Sessa, gli consegnò una pergamena celebrativa del Comune di Eboli. Il contributo del professor Braca, sia come giocatore che come cittadino, ha segnato un’epoca importante per la società. La sua passione e il suo impegno, uniti ai valori del fair play, hanno lasciato un segno indelebile nella comunità, rendendolo un punto di riferimento per tutto il paese. La sua eredità continuerà a vivere nei cuori dei sostenitori e nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e ammirarlo.