Eboli: partita la mobilitazione per l'ospedale - Le Cronache
Cronaca

Eboli: partita la mobilitazione per l’ospedale

Eboli: partita la mobilitazione per l’ospedale

di Eugenio Verdini
Un gesto simbolico, per solidarizzare con chi si trova lì da qualche giorno e per testimoniare preoccupazione e contrarietà alla politica regionale sulla sanità che sta azzerando sevizi ed operatività degli ospedali a sud di Salerno. Il responsabile territoriale del sindacato FISI Sanità, Rolando Scotillo, la presidente del Comitato per la Salute Pubblica, Rosa Adelizzi, ed il rappresentante dello stesso Comitato per l’area di Roccadaspide, Giovanni Francione, ieri mattina si sono incatenati all’ingresso dell’ospedale di Eboli con un’azione simbolica, ma capace di dare un’ulteriore sollecitazione al territorio ed alle comunità sul delicatissimo tema della sanità, non solo quella ospedaliera. Si tratta anche di un’azione che arricchisce l’attesa per l’importantissima assemblea pubblica sulla sanità di sabato prossimo, quando presso la sala Ritz di Eboli, in via Giovanni Amendola, saranno faccia a faccia cittadini, comitati, associazioni, politici ed amministratori. «Oggi ci siamo simbolicamente incatenati per manifestare forte la nostra contrarietà ad un disegno chiaro che punta a depotenziare l’ospedale di Eboli – ha commentato la presidente del Comitato per la Salute Pubblica, Rosa Adelizzi -. Un disegno che parte dal 2014, con la chiusura ed il trasferimento del reparto di pediatria e proseguito negli anni con gli accorpamenti e la cronica mancanza di personale, situazioni critiche a cui non è mai stata data volutamente risposta». Non stupisce più di tanto l’iniziativa avviata dal sindacato FISI, che in un messaggio con il quale sollecitava la forma simbilica di protesta, in attesa dell’assemblea di sabato, ricordava non solo le criticità, ma anche gli aspetti opachi della gestione della sanità pubblica, alcuni dei quali sono al vaglio dei magistrati su iniziative della stessa FISI: «E’ notizia di questi giorni che, a breve, l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli avrà altri tagli sul reparto di Dermatologia e sul Centro Trasfusionale, oltre agli accorpamenti già in essere di Urologia e Chirurgia. Ma i tagli interessano anche gli Ospedali di Oliveto Citra, Roccadaspide e Battipaglia in un’ottica di depotenziamento dei servizi in tutta la piana, la valle del Sele e del calore. La strategia di De Luca e della Regione Campania è chiara, dopo Salerno più nulla».