Noto ai più per l’irresistibile personaggio di Saverio, il “munnezzaro” di Così Parlò Bellavista (1984), la carriera di Sergio Solli comincia con il teatro di Eduardo De Filippo. E’ morto ieri, all’età di 78 anni, uno dei più amati attori partenopei. A darne l’annuncio via social è Bruno Garofalo, scenografo di De Filippo, che ha scritto: “Notizia triste per me e per chi lo conosceva. Se n’è andato un altro pezzo di storia napoletana, un amico delle origini. Non mi viene voglia di dire altro”. La carriera di attore di Solli comincia come un puro hobby, un appuntamento fisso in una piccola compagnia teatrale napoletana mentre lavora a tempo pieno come parrucchiere. Ben presto però, siamo nella metà degli anni ‘70, un provino andato a buon fine per la compagnia del grande Eduardo De Filippo stravolge la sua vita. Solli appende così forbici e pettini al chiodo, per dedicarsi a tempo pieno alle opere del più grande dei drammaturghi napoletani. Con Eduardo recita in De Pretore Vincenzo (1976), Gli esami non finiscono mai (1976), Natale in casa Cupiello, (1977), Le voci di dentro (1978) e Quei figuri di tanti anni fa (1978). Poco dopo comincia il sodalizio artistico con Luciano De Crescenzo, che lo porta sul grande schermo con Così Parlò Bellavista (1984) e il suo sequel Il Mistero di Bellavista. Nelle pellicole Solli interpreta il personaggio di Saverio, perennemente in coppia con Benedetto Casillo che invece veste i panni dell’amico Salvatore. Saverio uno spazzino, anzi “monnezzaro”, mentre Salvatore vice-sostituto portiere. I due allieteranno le pellicole con i loro discorsi al limite del paradossale. Solli e Casillo, ormai indissolubilmente legati al cinema di De Crescenzo, partecipano anche a 32 Dicembre, film in tre episodi del 1988. Qui i due riprendono i nomi di Saverio e Salvatore nel primo episodio, Ypocrites, nel quale sono due attori chiamati a interpretare due filosofi greci per assecondare le follie di una coppia di borghesi. L’ultima apparizione sul grande schermo di Sergio Solli è in Le verità (2017), per la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo. Napoletano di nascita ma salernitano di adozione, Sergio Solli ha trascorso molti anni nella nostra città. Entrato nella compagnia di Eduardo De Filippo, lasciando il suo salone di parrucchiere a Chiaia, lavorò in celebri allestimenti delle commedie “De Pretore Vincenzo” “Gli esami non finiscono mai” “Natale in casa Cupiello”, “Le voci di dentro” “Quei figuri di tanti anni fa”. Solli ebbe successo anche al cinema, nei ‘cult’ di Luciano De Crescenzo, che lo diresse in “Così parlò Bellavista” “Il mistero di Bellavista” (era l’irresistibile spazzino, uno degli amici del ‘Professore’), e in “32 dicembre”.
Commosso il ricordo di Vincenzo Salemme, affidato ad un lungo post: “Eduardo ti stimava molto, tu lo amavi tantissimo. E grazie a te ho avuto il privilegio di lavorare anch’io con quel gigante. Ti ho voluto bene per la passione con cui hai lavorato sempre, per l’amore che hai saputo regalare” , aggiungendo poi “: Te ne sei andato via in silenzio, forse stanco o forse un po’ deluso dalla vita, dalla quale, forse, ti aspettavi di più”.
Nella lunga carriera di Solli, che ha lavorato per il grande schermo anche con Martone, Giordana, Wertmuller, Radford, ruoli in “To Roma with Love” di Woody Allen e “Smetto quando voglio” di Sidney Sibilia. Il comune di Agerola ha ricordato il legame con la cittadina che aveva scelto come luogo di residenza e che lo aveva insignito del premio “Sul sentiero degli dei”. I funerali si terranno oggi ad Agerola nella chiesa della Ss Annunziata (ore 15)