di Marta Naddei
Un’app per prevenire e combattere la violenza sulle donne. Si chiama S.h.a.w. ed è figlia dell’iniziativa del Soroptimist international club – la cui sezione salernitana è presieduta dalla dottoressa Paky Memoli – che l’ha ideata e sviluppata. Con un semplice gesto, infatti, le donne in difficoltà potranno essere messe direttamente in contatto con i numeri di emergenza (112 e 1522) scaricando l’applicazione gratuita (già disponibile sui market Apple store e Google play o in alternativa sul sito www.appshaw.it) o con i centri specializzati che si occupano dell’assistenza e della tutela per coloro che finiscono nella rete di uomini violenti. L’obiettivo è, dunque, quello di rendere gli smartphone delle donne strumenti utili nelle situazioni di potenziale pericolo, anche tramite sezioni in cui vengono forniti approfondimenti di carattere legislativo.
«E’ necessario – ha sottolineato il presidente Paky Memoli – che le donne facciano rete. L’app S.h.a.w. vuol essere un regalo alla comunità in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (che si terrà il 25 novembre, qui a Salerno, come in altre 35 città italiane con la messa in scena dello spettacolo “Finché morte non ci separi” presso il complesso monumentale di Santa Sofia, ndr). Ciò che è importante – ha proseguito Memoli – è che si crei una cultura contro la violenza sulle donne che parta da due principi, quello della formazione e quello della prevenzione». Donne raccontate da donne, ieri mattina, grazie ai quadri di alcune artiste – tra cui la giovanissima Simona De Luca e Gladys Cantelmi – che si propongono di fare dell’arte non solo una questione estetica ma anche etica tramite un racconto che va dalla gioia alla sofferenza..
All’incontro ha preso parte anche il luogotenente dei carabinieri di Salerno, Massimo Avallone che ha sottolineato come si tratti «di un grosso servizio reso alle donne in difficoltà e noi stessi ne faremo tesoro».