“Faremo una grande processione”. Queste le reazioni di alcuni portatori dopo l’incontro avuto con l’arcivescovo Luigi Moretti e il nuovo parroco del Duomo, don Michele Pecoraro.Un incontro che i componenti delle paranze avevano chiesto per chiarire tutti i dettagli della processione del 21 settembre prima dell’alzata del panno di San Matteo fissata e per avere un documento su come la processione si debba svolgere.
Ecco il verbale firmato alla fine della riunione: “Si decide di riportare di seguito i prossimi appuntamenti ai quali tutti i portatori e le loro famiglie dovranno partecipare con devozione e fede autentica: 21 agosto “Alzata del Panno di S. Matteo”; “Omaggio floreale a piazza Flavio Gioia”; 21 settembre “S. Messa – Pontificale”; date ancora da definirsi: “Incontro riservato con S.E. l’Arcivescovo” e, alla presenza di S.E., il Vicario Generale ed il Parroco della Cattedrale, un “Pellegrinaggio” oltre ad “Incontri della Statua di San Matteo con i cittadini di altri rioni della città”; di svolgere la processione del prossimo 21 settembre, previo coordinamento dell’intero corteo da parte di referenti e prelati individuati preliminarmente dalla Curia Arcivescovile, come di seguito riportato (ad ogni buon fine si allega al presente verbale la “Planimetria” riportante l’intero tragitto da percorrere per le vie cittadine):
i portatori delle paranze, a mano, preleveranno le statue dei Santi Gaio, Fortunato, Ante, Gregorio VII, Giuseppe e Matteo dall’interno della Cattedrale portandole nell’atrio del Duomo (sotto le arcate d’ingresso) ove sarà recitata la preghiera del portatore e sarà impartita la benedizione ai simulacri, schierati uno di fianco all’altro, che dovranno poi uscire in processione; terminata la benedizione, nell’ordine suddetto, i Santi usciranno sulla balaustra delle scale d’ingresso del Duomo ed effettueranno una rotazione completa (planimetria, lett. A);
dopo la discesa delle scale del Duomo le paranze passeranno a spalla ed il corteo completo, anche con l’inserimento di n. 3 bande musicali, proseguirà per via Duomo e via dei Mercanti fino a giungere a piazza Sedile di Portanova; ogni paranza che arriva nella piazza effettuerà, sulle braccia, una rotazione completa e si posizionerà (fronte alla banca e spalle al mare) in fila, una accanto all’altra, per una sosta al fine di pregare per i malati e gli infermi: S.E. l’Arcivescovo reciterà una preghiera ed impartirà una benedizione (planimetria, lett. B);
si ripartirà e, percorrendo il Corso V. Emanuele, si giungerà all’incrocio con via de Principati ove ogni paranza effettuerà, sulle braccia, una rotazione completa (planimetria, lett. C);
il corteo scenderà per via A. Cilento e all’incrocio con Corso G. Garibaldi ogni paranza effettuerà, sulle braccia, una rotazione completa (planimetria, lett. D); la processione proseguirà compatta per Corso G. Garibaldi e via Roma, fino all’altezza del palazzo della Provincia ove, di fronte alla via G. Vigorito, girerà a sinistra verso piazza Cavour; tutto il corteo entrerà e passerà in piazza Cavour (lato Lungomare) e le Statue saranno appoggiate, per effettuare una sosta, sulle transenne già predisposte dall’organizzazione; tale situazione consentirà ai portatori di riposarsi e ristorarsi con dell’acqua offerta dal chiosco preparato dal Comune di Salerno.
Successivamente S.E. l’Arcivescovo reciterà una preghiera ed impartirà una benedizione per tutti i lavoratori, gente del mare e profughi (planimetria, lett. E);
una volta ricompattato, il corteo rientrerà, per la traversa di fronte via Duomo, su via Roma per proseguire a sinistra fino all’ingresso principale di Palazzo di Città; dinanzi al Comune ogni statua si posizionerà (fronte all’ingresso) in fila, una accanto all’altra; la paranza di San Matteo si collocherà accanto alle altre in corrispondenza dell’arco principale del porticato, per una sosta al fine di permettere l’ingresso del Vescovo con il Braccio di San Matteo, con il quale Sua Eccellenza impartirà la benedizione del Palazzo Comunale, dinanzi alla vetrata raffigurante l’effigie del Santo Patrono (planimetria, lett. F);
la processione ripartirà, superando Piazza Amendola e parte della Villa Comunale, rientrando per Largo Ragno, alla volta della Chiesa dell’Annunziata ove, rivolgendo le Statue verso l’ingresso, il Parroco provvederà ad incensarle (planimetria, lett. G);
si proseguirà per via Portacatena fino a Largo Sedile del Campo ove ogni paranza effettuerà, sulle braccia, una rotazione completa (planimetria, lett. H);
infine si percorrerà il tratto conclusivo del percorso per il centro storico (via da Procida, Dogana Vecchia, dei Mercanti) per ritornare su via Duomo fin sotto le scale d’ingresso della Cattedrale;
in tale ultima fase le paranze saranno nuovamente riportate a mano ed effettueranno la consueta corsa per le scale fino a giungere sulla balaustra ove ogni paranza effettuerà, sulle braccia, una rotazione completa (planimetria, lett. I);
successivamente tutti i Santi rientreranno nell’atrio del Duomo e le paranze saranno appoggiate su transenne già predisposte. Solo San Matteo rimarrà a mano (o eventualmente su transenne se predisposte) sulla balaustra, facendo da sfondo a S.E. l’Arcivescovo ed al Parroco della Cattedrale che reciteranno preghiere, benedizione e saluti.
Al termine i Santi verranno accompagnati dai portatori all’interno del Duomo e posizionati sugli scanni predisposti nella navata laterale. Si precisa che su tutto il percorso sarà predisposto un impianto di amplificazione con un sistema Wi-Fi di altoparlanti. Alle ore 12:00, non essendovi altri argomenti su cui discutere, la seduta si è sciolta.