Duplice omicidio a Corticelle, Salvati vuole lo sconto di pena - Le Cronache
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Duplice omicidio a Corticelle, Salvati vuole lo sconto di pena

Duplice omicidio a Corticelle, Salvati vuole lo sconto di pena

Accordato il rito abbreviato per Vincenzo Ansalone, accusato del duplice omicidio commesso a Corticelle di Mercato San Severino nei confronti di Vincenzo Salvati e Aniello Califano per un debito di droga pari a 30mila euro. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Angelo Rubano della Procura di Nocera Inferiore, a luglio si tratterà l’udienza preliminare a carico del 36enne di Baronissi (difeso da Michele Sarno) che ha scelto il rito alternativo a quello ordinario tentando così di evitare una condanna durissima: per lui l’accusa è di omicidio preterintenzionale e non volontario come chiesto dalla procura nocerina la quale, dopo la bocciatura al Riesame di Salerno, si è vista respingere il ricorso dalla Cassazione che lo ha giudicato “inammissibile”. Quindi, Ansalone sarà processato con lo stesso capo di imputazione stabilito dal gip nocerino in sede di convalida dell’arresto.La droga al centro della vicenda. Ansalone era creditore, nei confronti di Vincenzo Salvati, di una partita di stupefacente del valore di circa 30mila euro, a causa della quale i due avevano avuto un diverbio, degenerato in uno scontro fisico, cui era seguita, da parte di Ansalone, l’esplosione di alcuni colpi di pistola all’indirizzo delle palazzine in cui abitava il debitore. Più tardi, Aniello Califano e Vincenzo Salvati, con i quali aveva avuto una discussione, degenerata con l’esplosione, lo stesso Salvati sparò con una pistola a tamburo diretti alle gambe del 54enne che morì quasi subito. Ansalone aveva, poi, inseguito Califano, che cercava di scappare, esplodendo al suo indirizzo due colpi e dicendogli «chiattone che fai scappi… tu non le vuoi due». Califano poi morì in ospedale. “Era volontà di Ansalone era stata quella di gambizzare le due vittime e non di ucciderle, sicché doveva escludersi la qualificazione dei due omicidi come volontari”, scrive la Cassazione confermando la decisione del gip prima e Riesame poi.