di Pina Ferro
Organizzati in gruppi, erano capaci di riversare in maniera massiccia e “in modo costante e sistematico” la droga in diversi quartieri di Salerno e comuni limitrofi. In 445 il prossimo 13 luglio compariranno dinanzi al giudice per le indagini prelliminari del tribunale di Salerno, Giandomenico D’Agostino il quale è chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio presentato dal sostituto procuratore Elena Guarino. Nell’aula bunker sarannno presenti: Luca Franceschelli, 33 anni, residente a salerno ritenuto il promotore dell’organizzazione, si occupava di individuare i canali di rifornimento disponeva dell’assegnazione e controllo delle piazze di spaccio seguiva la contabilità dei crediti da incassare; Antonio Abate 42 anni, alias Tony, residente a Salerno, gestore della piazza di spaccio di Pastena /Mercatello; Agostino Abate, 27 anni, gestore della piazza di Matierno; Francesco Cafaro 32 anni, residente a Pellezzano; Rocco Cafaro 33 anni, residente a Salerno gestore della piazza di Pellezzano; Carmine Caputo 26 anni, residente a Salerno, gestore della piazza di Fratte; Emilio Ciaglia 43 anni, residente a Salerno, gestore della piazza di spaccio di Pastena /Mercatello; Roberto Consiglio 40 anni, residente a Salerno; Donato Bernardo Criscuoli 27 anni, alias “O Puorc” residente a Salerno, gestore della piazza di Ogliara; Giuseppe D’Auria 28 anni, residente a Pagani; Luca Delfino 40 anni, residente a Salerno gestore della piazza di Pastena /Mercatello; Moreno Di Martino 28 anni, residente a Salerno gestore della piazza di Sapri; Antonio Esposito 29 anni, residente a Salerno; Sabato Fasano 59 anni, residente a Salerno; Gerardo Fiorillo 27 anni, alias “Notte”, residente a Pellezzano gestore della piazza di Acquamela di Baronissi; Giuseppe Galdoporpora 21 anni, residente a Salerno, detentore e custode della sostanza; Claudio Gibuti 27 anni, residente a Salerno gestore della piazza di Matierno; Giovanna Liguori, 50 anni, alias “Zia”, residente a Battipaglia; Francesco Mercadante 44 anni, residente a Salerno; Luigi Mercadante 37 anni, residente a Salerno alias “Giggetto”, gestore della piazza della Zona industriale di Salerno; Marco Milo 31 anni, residente a Salerno; Gaetano Molinaro 21 anni, alias “Nino”, residente a Salerno gestore della piazza di Fratte; Cristiano Noschese 33 anni, residente a Salerno; Giuseppe Ottati 49 anni, già detenuto per altra causa; Teodora Pace 21 anni, residente a Salerno, detentrice e custode della sostanza; Santo Pecoraro 38 anni, alias Carmine e alias “ma serio”, residente a Salerno gestore della piazza di spaccio di Parco Pinocchio; Silvia Pappalardo, 44 anni, residente a Salerno; Alfonso Passamano, 29 anni, residente a Nocera Inferiore; Giuseppe Pennasilico 36 anni, residente a Salerno; Fabio Salzano 27 anni, residente a Salerno; Fabio Saviello 31 anni, alias “Cumbarò”, residente a Salerno, gestore della piazza di Pastorano; Raffaele Scotto Di Porto 26 anni, residente a Salerno detentore e custode della sostanza; Massimo Sica 48 anni residente a Salerno; Luciano Solferino Tiano 29 anni, residente a Nocera Inferiore; Walter Stabile 25 anni, residente a Baronissi gestore della piazza di Baronissi; Francesco Spero 20 anni, alias “Pisiell”, residente a Salerno gestore della piazza di Mariconda; Marco Tranzillo 28 anni, residente a Salerno gestore della piazza di spaccio di hashish e marijuana di Pastena/ quartiere Q2; Vincenzo Ventura 22 anni, residente a Salerno e domiciliato a San Mango Piemonte; Giuseppe Bifulco 23 anni, residente a Salerno; Raffaele Cocci 40 anni, residente a Caivano; Raffaele Crispino 37 anni, residente a Caivano; Angelo Leone, 21 anni, residente a Salerno; Alfonso Marano 50 anni, residente a Nocera Superiore; Ciro Ragosta 31 anni, residente a Salerno; Pasquale Raucci 51 anni, residente a Caivano. Il blitz sccattto lo scorso 9 febbraio da parte degli uomini della Squadra Mobile di Salerno. A coordinare l’indagine fu la Direzione distrettuale anntimafia. Le indagini denominate Chef Crack – Ko, hanno permesso di far luce sull’attività dei gruppi criminali e sulle attività illecite connesse all’acquisto, trasporto, detenzione, lavorazione, confezionamento, vendita e cessione di cocaina, hashish, marijuana e crack. Linguaggi criptici per identificare il tipo di droga e la quantità e incontri con i “clienti” anche in fila al supermercato o alla banca durante il lockdown. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giro d’affari del gruppo criminale individuato sfiorava i 100mila euro al mese . L’approvvigionamento avveniva nel Napoletano. Gli agenti, anche grazie a intercettazioni telefoniche e alla visione dei filmati di telecamere installate in punti strategici, hanno documentato i diversi passaggi della filiera del traffico di droga, partendo dai pusher, passando per i fornitori e finendo all’identificazione di quelli che sono ritenuti i capi che hanno creato nel territorio salernitano “uno dei più forti e stabili canali di approvvigionamento di sostanze stupefacenti di diverso tipo”.