Due condanne ed una richiesta di abbreviato. Davanti al Gup del Tribunale di Salerno, Stefano Berni Canani, è stato discusso il procedimento a carico di Giuseppe Pisapia, fratello di Adamo, e di Fabio Grimaldi sorpresi con 40 grammi di cocaina in casa nel blitz della vigilia di Natale. Gli imputati hanno chiesto ed ottenuto di patteggiare la pena attraverso il legale difensore (l’avvocato Pierluigi Spadafora). Nello specifico Giuseppe Pisapia è stato condannato a tre anni e sette mesi mentre Fabio Grimaldi ad un anno e sette mesi. Resta da definire la posizione di Matteo Pisapia, figlio di Adamo che ha chiesto di essere giudicato con la formula del rito abbreviato per beneficiare dello sconto di pena. L’udienza sarà discussa a luglio. Giuseppe e Mattia Pisapia, sono rispettivamente il fratello ed il figlio del boss Adamo, in carcere dopo la cattura avvenuta in Spagna e la conseguente estradizione. I tre furono sorpresi sabato scorso a confezionare droga in un’abitazione ubicata in Via G.B. Vitagliano.In particolare, i due pregiudicati Pisapia Giuseppe, 51enne e Pisapia Matteo, 28enne, sono stati sorpresi nella flagrante detenzione di cocaina per circa 40 grammi, di bilancini di precisione e di altri strumenti e materiali per il taglio ed il confezionamento di stupefacenti. L’operazione è andata a segno in seguito a prolungati appostamenti, mentre all’interno dell’abitazione stavano confezionando e cedendo cocaina. All’interno della medesima abitazione è stato sorpreso anche il 29enne Fabio Grimaldi, risultato detentore di 28 confezioni di cocaina pronte per la successiva vendita. Da sottolineare che lo stesso Adamo Pisapia, già collaboratore di giustizia, tratto in arresto lo scorso 4 settembre dalla Squadra Mobile in Ibiza (Spagna) dove si trovava latitante per sfuggire ad un ordine di esecuzione di pena detentiva per sei anni e sei mesi emesso a suo carico per associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsione ed altro. Il blitz è scattato in un appartamento di via Vitagliano, la stessa strada dove lo scorso 22 ottobre fu arrestato l’altro figlio di Adamo Pisapia, il 30enne Vincenzo, sorpreso dai poliziotti con dell’hashish in auto. Successivamente, la polizia sequestro altro hashish nella sua abitazione nella zona collinare per complessivi 2 chilogrammi. Ieri l’udienza preliminare con il Gup del Tribunale di Salerno che ha definito la posizione di due dei tre arrestati nell’ambito dell’operazione dello scorso 23 dicembre. La prossima udienza è fissata, sempre davanti al giudici Stefano Berni Canani, tra un mese. In quell’occasione il Gup sarà chiamato a decidere sulla richiesta di abbreviato avanzata da Matteo Pisapia.
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