Nocera Inferiore. Identificate e denunciate a piede libero madre e figlia che hanno aggredito con calci e pugni la dottoressa del pronto soccorso dell’Umberto I “colpevole” di aver prescritto un esame non gradito. Intanto, il presidente della Campania De Luca tuona: “Arresto in flagranza per chi aggredisce i medici negli ospedale della Campania. Lo chiederò subito al Governo”. E’ quanto affermato ieri dal governatore arrivato all’Umberto I di Nocera Inferiore per portare solidarietà alla dottoressa Giovanna Esposito picchiata con calci e pugni. Una storia di violenza che ha lasciato sgomenti Asl e sindacati. Le due donne, dapprima hanno iniziato ad inveire contro la professionista, dopo che questa – nel pieno delle sue funzioni – aveva assunto una decisione ospedaliera e necessaria per chiarire gli aspetti clinici che avevano portato la degente al pronto soccorso. Praticamente aveva stabilito un esame ma questo evidentemente non è stato gradito dalla degente e dalla madre. Infatti, subito dopo, le due hanno inveito con parole grosse contro il camice bianco e poi hanno aggredito fisicamente la dottoressa, sferrandole calci e pugni e colpendola anche quando stava a terra. Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia del locale commissariato, allertati dalla direzione dell’Umberto I. E mentre la professionista è stata soccorsa e affidata alle cure dei colleghi, ne avrà per circa due settimane, le autrici dell’aggressione avrebbero fatto perdere le tracce ma sono state identificate tramite il servizio di videosorveglianza dell’ospedale di viale San Francesco e denunciate. Il Governatore Vincenzo De Luca è piombato a Nocera personalmente per portare la solidarietà al dirigente del pronto soccorso. “Accompagneremo la denuncia penale sporta dal medico – ha affermato De Luca -. Proponiamo al Governo di varare un decreto che consenta l’arresto in flagranza di reato di chi si rende protagoniste di violenze nei confronti dei medici”. Il presidente della Giunta regionale ha ringraziato i medici per il lavoro che fanno giornalmente . «C’è bisogno di utilizzare gli specializzandi negli ospedali, assicurare migliori condizioni di lavoro ai sanitari, due o tre anni meno per accedere alla pensione, raddoppio delle retribuzioni per chi lavoro nei pronti soccorso”. La professionista, da sempre riconosciuta per la sua disponibilità e per l’attenzione alle esigenze dei pazienti, è stata per ore in stato di shock dovuto all’aggressione. Subito dopo è scattata la denuncia alla quale si è accodata la Regione Campania che con De Luca ha anticipato di costituirsi parte civile in un eventuale processo. Dopo Cgil e Asl è intervenuto anche il Nursind con il segretario Biagio Tomasco: “Non possiamo più tollerare che episodi di questa gravità vengano minimizzati o trascurati”.
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