di Erika Noschese
Donatore di midollo osseo per salvare la vita a suo padre. Antonio Inverso, figlio di Vincenzo, coordinatore cittadino di Italia Viva, non ci ha pensato due volte: quando ha scoperto di essere compatibile non ha esitato un secondo a decidere di sottoporsi all’operazione per salvare la vita di suo padre. Vincenzo Inverso, infatti, ormai da mesi è ricoverato in ospedale: è affetto da leucemia mieloide acuta, una malattia che si sviluppa nel midollo osseo e progredisce velocemente, ragion per cui viene definita acuta. La sua vita cambia, improvvisamente, il 5 agosto quando il 51enne, brillante manager esperto di marketing, ha scoperto di essere affetto da questo terribile male, la leucemia mieloide acuta. Pochi mesi prima, a febbraio, era risultato positivo al covid, paucisintomatico ma da allora non c’è mai stata una vera ripresa: nei mesi successivi è stato accompagnato da un senso di spossatezza e di stanchezza. Così, si è sottoposto ad alcune visite specialistiche e ha scoperto il duro verdetto: la vita lo ha messo di fronte alla prova più difficile ma lui non si è mai arreso, ha raccontato la sua malattia sui social e ha spesso lanciato appelli alla donazione di sangue in periodi in cui i donatori, anche a causa del covid, erano spesso carenti, con non poche difficoltà per i pazienti del Ruggi. Oggi è ricoverato presso il reparto di ematologia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona dove si trova da quei primi giorni d’estate, lasciando l’ospedale – seppur per poche settimane – dopo aver completato il terzo ciclo di chemioterapia il 10 novembre scorso. Ex consigliere comunale di Battipaglia e componente del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, Inverso alle scorse elezioni comunali ha deciso di scendere nuovamente in campo, candidandosi al consiglio comunale a sostegno di Antonio Visconti candidato sindaco. Una campagna elettorale che ha affrontato da un letto di ospedale ma mai, neanche per un minuto, ha pensato di ritirarsi dalla competizione elettorale per amore della sua città. Anche in quella occasione il coraggio non è mancato: ha scritto ai suoi concittadini una lettera a cuore aperto, chiedendo di essere valutato per il suo impegno politico e non per la sua malattia. Perchè lui, della pietà, non saprebbe cosa farnese, abituato a lottare in prima fila, per sé stesso e per la sua città. Battipaglia lo ha premiato ma, al ballottaggio, i voti ottenuti non sono bastati per entrare a Palazzo di Città eppure Inverso, nonostante la malattia, non ha mai smesso di impegnarsi per la sua comunità. Ora, per lui, inizia una seconda vita grazie a suo figlio, il suo donatore. “Domani (oggi per chi legge ndr) faccio il trapianto. Lui è il mio Eroe e il mio donatore. Mio figlio Antonio – ha scritto Vincenzo Inverso sui suoi canali social – È stato grande, forte e coraggioso, nell’accettare ed affrontare con me questa battaglia. Ma la cosa che mi rende più orgoglioso è che Antonio l’avrebbe fatto per chiunque altro. Perché lui è così, volitivo, altruista, solidale e generoso. Che Dio ti benedica e protegga sempre”.