di Monica De Santis
La porta della sua chiesa e della sacrestia è sempre aperta. Non solo per le confessioni, non solo per ascoltare la Santa Messa. Don Claudio Raimondo, parroco della chiesa della Santissima Annunziata, ogni giorno accoglie le tante persone che si rivolgono a lui per un aiuto. Tante si, perchè, in quel pezzo di centro storico, don Claudio è diventato il punto di riferimento per tanti. Ha sempre aiutato come poteva chi aveva bisogna, ma dall’inizio della pandemia, ad oggi, con gli aumenti di tasse e bollette, il numero di famiglie è diventato sempre maggiore. Ogni giorno c’è chi si rivolge a lui per un aiuto, sia in termini di beni di prima necessità e sia in termini economici. Non nasconde, il sacerdote, che da qualche mese sta dando una mano anche ad alcuni commercianti, che dopo i mesi di chiusura per la pandemia, sono rimasti senza fondi e senza la possibilità di pagare le utenze. A qualche famiglia don Claudio, sta dando anche un aiuto economico per il pagamento della Tari. Insomma, si aiuta chi ha bisogno, con quel poco che si ha… “Effettivamente è così. Da quando è scoppiata la pandemia e le persone sono state costrette a stare in casa, la situazione è diventata molto difficile. Molto difficile dal punto di vista del lavoro, perchè molti, purtroppo fanno lavori che non sono ufficiali, lavori a nero, e quindi non potendo uscire, non potendo offrire i loro servizi non hanno realizzato niente. E noi come comunità parrocchiale abbiamo pensato di istituire un fondo di solidarietà, dove per un certo periodo, ci sono state delle offerte volontarie che ci hanno permesso di dare aiuto soprattutto a coloro che hanno un’attività commerciale e che hanno avuto difficoltà a ricominciare a pieno ritmo. Da questo punto di vista c’è stata una bella risposta di solidarietà da parte delle persone”. Don Claudio poi parla della situazione attuale, la guerra, l’aumento delle bollette e un conseguente aumento delle persone che vanno a chiedere aiuto… “Purtroppo si, perchè c’è stato una sorpresa spiacevole, nell’avere questi aumenti ingiustificati, se non altro perchè dovuti da una speculazione che serpeggia in una maniera abnorme ed immorale. Noi possiamo dire che ci siamo consorziati, tutte le parocchie che stanno sul mare, abbiamo costituito una Caritas interparrochiale che ha come sede via Dei Canali. E’ in quella sede che viene distribuito il pacco alimentare e li vengono anche pagate le bollette per quanto si può. Personalmente cerco di aiutare le famiglie ed i commercianti della zona dove si trova la chiesa dell’Annunziata. Parliamo di una ventina di famiglie circa. Invece come pacchi alimentari sono più di 100 quelli che distribuiamo ad altre famiglie del centro storico. Purtroppo un numero che è destinato ad aumentare e al quale si andranno ad aggiungere anche le persone provenienti dall’Ucraina e che purtroppo non hanno più nulla. Non è facile, ci piacerebbe fare di più, ma le nostre risorse non sono infinite e quindi facciamo quello che possiamo”.