Dl Caivano. Piero Avallone: Ci sono una serie di chiaroscuri - Le Cronache
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Dl Caivano. Piero Avallone: Ci sono una serie di chiaroscuri

Dl Caivano. Piero Avallone: Ci sono una serie di chiaroscuri

“Il decreto Caivano ha una serie di chiaroscuri. Alcune cose io le condivido perché il buonismo non ha pagato” Lo ha detto Piero Avallone, presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno nel corso dell’evento ‘La devianza minorile: alleanze e sinergie corresponsabili. Politiche, pratiche e comunicazione’ al Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. “Allora, dare delle risposte nell’ambito del penale minorile ai ragazzi che commettono reati, secondo me, è giusto. Ma queste risposte devono seguire come stop and go: tu hai commesso un reato? Ti applico una misura cautelare perché questo mi serve per fermarti per poi ripartire perché il compito della giustizia minorile è recuperare. Io devo fare in modo che un ragazzo che è uscito fuori dai canoni, ritorni ad essere un ragazzo e a vivere la sua normalità”. Avallone si è soffermato su quelle che sono, a suo avviso, le criticità. “Nella messa alla prova sono state poste delle limitazioni: alla violenza sessuale con alcune aggravanti e agli omicidi con alcune aggravanti. Perché? Perché sono quei reati che fanno scalpore, dimenticando qual è l’origine di questi reati. Dimenticando qual è l’obiettivo della giustizia minorile. Dimenticando che probabilmente un omicida è molto meno delinquente di un rapinatore seriale: l’omicidio può essere un unicum nella vita di una persona ma di rapine ne posso fare cinquanta con violenza. Ecco gli scuri. I chiari vi sono perchè ciò che è fatto bene va detto: l’intervento sulla scuola, sul quartiere. Ma c’è da augurarsi che questo non sia un fuoco di paglia ma che continui”.