Dimensionamento scolastico, ancora proteste - Le Cronache
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Dimensionamento scolastico, ancora proteste

Dimensionamento scolastico, ancora proteste

Un altro lunedì di proteste per la città di Salerno. La nuova delibera della Regione Campania, infatti, vede in disaccordo diversi istituti della città di Salerno. La protesta dei genitori sarà alle 10 a Matierno mentre alle 11 a Calenda, sostenute entrambe da dirigenti scolastici e docenti. «Esattamente come avevo annunciato in occasione della prima delibera di giunta regionale, ora ciascuno ricorre singolarmente all’assessore di riferimento nella città di Salerno chiedendo di rivedere il piano nel momento in cui c’era stato un posticipo nella presentazione da parte della Regione», ha dichiarato la dirigente scolastica Carmela Santarcangelo, responsabile del dipartimento scuole per Forza Italia. «Il problema non è stato affrontato ma solo ribaltato: quando il Comune si è attivato per la scuola Vicinanza ha inevitabilmente spostato il problema alla Matteo Mari. È vero, in ogni caso i plessi rimangono dove sono ma zone della città come ad esempio i rioni collinari non possono permettersi di perdere anche la presidenza, ci sarebbero ulteriori disagi soprattutto per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie – ha chiarito ancora la Santarcangelo – I provvedimenti sono stati fatti altrove, gli attori principali non sono mai stati ascoltati e il provvedimento varato di recente, con modifiche sostanziali, presenta ulteriori aggravi per talune scuole, addirittura rimodulando il primo piano ed è chiaro che ora, legittimamente, si faranno sentire anche altri istituti comprensivi come la San Tommaso D’Aquino, la Matteo Mari». Per la responsabile del dipartimento scuole di FI, infatti, era necessario partire dalle scuole che non hanno un preside titolare come nel caso della Quasimodo dove vi è un reggente. «Qui non discutiamo del posto di lavoro perchè è garantito ma la perdita dell’identità della scuola. Bisogna rispondere ad una logica di riduzione e va bene ma andrebbe fatto con buon senso, aspetto che oggi viene a mancare sia a livello locale che regionale», ha detto ancora la Santarcangelo che ribadisce la necessità, in occasione di decisioni così importanti, di un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte. «A chiamata l’assessore ha risposto. Da quando ci sono state le prime conferenze di servizio avremmo avuto tutto il tempo di vederci attorno ad un tavolo e valutare il piano da mettere in atto, coinvolgendo con senso di responsabilità tutte le istituzioni – ha aggiunto la Santarcangelo – Oggi si dimostra di non avere a cuore le sorti della scuola, dei nostri figli, degli alunni che oggi hanno bisogno di vivere l’identità altrimenti si rischia di avere giovani che non si riconoscono nell’identità del loro territorio».
er.no