di Adriano Rescigno
Contro i franchi tiratori il presidente della comunità Alburni a favore di Strianese. Il ruolo di Di Rosario nell’elezione di Michele Strianese, sindaco di San Valentino Torio a presidente della Provincia. La macchina organizzativa è partita da Serre e l’occhio è a gennaio, cosa succederà? Martino Di Rosario entrerà a Palazzo Sant’Agostino o il neo presidente liscerà il pallone prestando il fianco ad avversari interni? Martino Di Rosario, nasce democristiano , 40 anni di vita politica e di sezione , nel ’97 diventa assessore del suo Comune, Serre, fino al 2002, dopo anni di opposizione nel 2017 riviene rieletto consigliere comunale e poi su indicazione dei rappresentanti della Comunità Montana Alburni diventa Presidente del Consiglio Generale, una politica da vecchia Dc, non manca ad un appuntamento o manifestazione, vicino alla gente è sempre presente sulle questioni che riguardano il suo Comune così come i Comuni del comprensorio degli Alburni, gia’ consigliere nazionale di Ncd, diventa il leader di 200 amministratori comunali di tutta Italia. Il taglio provinciale è trasversale e vista la sua amicizia con Michele Strianese, decide di sostenerlo a presidente della Provincia lo scorso ottobre. Di Rosario dunque si fa promotore di Strianese, mettendo in moto la macchina organizzativa, godendo di una tentacolare potenza di amicizie tra gli amministratori locali avendo con loro rapporti di amicizia e leale fiducia, in quanto riferimento su tante problematiche dei vari amministratori e sindaci dei piccoli comuni – soprattutto quando i sindaci e consiglieri non riescono ad avere risposte dai partiti di appartenenza, lui c’è, una ubiquità normale senza risparmiarsi per un territorio spesso non osservato da Salerno – consente col suo valore aggiunto, in quanto intercetta voti moderati e di colleghi amministratori e di qualche consiglio comunale intero oltre a consiglieri che non vorrebbero votare – ma anche voti Pd che non sarebbero andati al Pd visti i malpancisti sentitisi abbandonati – a Michele Strianese di arrivare al 72% di preferenze. ” La politica è un pensiero – scrive – che si rifà’ ai vecchi Dc, in politica si aggiunge non si toglie, il ruolo di un politico è stare tra la gente, ascoltare i bisogni delle persone”. Adesso il presidente Strianese cosa farà in vista di gennaio? Riconoscerà merito al suo amico Martino Di Rosario ridando luce al territorio degli Alburni? In fondo il valore aggiunto ha sopperito ai tanti franchi tiratori del Pd. Voci dal Palazzo intanto sussurrano di un gruppo di amministratori in costruzione molto vicino a Di Rosario e chissà se il sostegno sarà anche per l’elezione dei consiglieri provinciali, la vera sfida che si gioca in Provincia dove in tanti sono caduti ai lupi avvolti da lana caprina.