Devastata da imbecilli la tomba di Francesco Cacciatore - Le Cronache
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Devastata da imbecilli la tomba di Francesco Cacciatore

Devastata da imbecilli la tomba di Francesco Cacciatore

di Erika Noschese

Oltraggiata la tomba di Francesco Cacciatore. A fare la macabra scoperta un amico del noto esponente politico, morto negli anni ’80, il socialista Lucio Russomando, ex segretario della Camera del Lavoro di Battipaglia. Francesco Cacciatore, meglio conosciuto come Cecchino, è stato fondatore ed importante esponente del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria è nonno dell’avvocato salernitano Cecchino Cacciatore. Quest’ultimo ha infatti scoperto l’accaduto tramite la segnalazione, su facebook, dello stesso Russomando che nei giorni scorsi ha fatto visita ai suoi cari e ha notato quanto accaduto al monumento funebre. I fatti potrebbero risalire alla scorsa settimana quando ignoti si sarebbero introdotti all’interno del cimitero di Salerno e, verosimilmente con una fiamma ossidrica, avrebbero divelto il busto – realizzato da uno scultore cavese – del monumento, eretto dopo la morte avvenuta – come già anticipato – nel 1983 – all’interno del Famedio degli uomini illustri. Intanto, proprio questa mattina la famiglia Cacciatore sporgerà regolare denuncia contro ignoti.

IL PRECEDENTE

Circa sei anni fa, la medesima sorte è toccata a Luigi, deputato alla Costituente ed ex vicesegretario nazionale del Psi oltre che sindacalista della Cgil. Esperti ladri di bronzo anche in quell’occasione avevano trafugato non solo il busto bronzeo ma anche uno dei 4 bassorilievi che circondavano la statua, tanto da costringere la famiglia Cacciatore – ed in particolare la figlia Anna – a ritirare gli altri bassorilievi. Intanto, la famiglia di Francesco Cacciatore avrebbe già contattato l’amministrazione comunale per metterli al corrente dei fatti.

Cecchino Cacciatore: «L’ho scoperto per caso ed è un atto grave», polemiche sul sistema di sicurezza del camposanto

«Io l’ho scoperto per caso ed è questa la cosa poco seria perché un vecchio amico di mio nonno, evidentemente, facendo visita al cimitero sarà passato davanti alla tomba di mio nonno e si è accorto che il busto è stato divelto, sembrerebbe tolto con la fiamma ossidrica». Parla così l’avvocato salernitano Cecchino Cacciatore, nipote di Francesco – anch’esso meglio conosciuto come Cecchino – dopo la segnalazione di Lucio Russomando che, con tanto di foto, ha denunciato sul profilo facebook del legale salernitano quanto accaduto al monumento funebre del nonno. «A parte il dispiacere personale, io pongo una questione di sicurezza e di sorveglianza: di sicurezza perché si è consentito che qualcuno, in modo indisturbato riuscisse ad asportare un monumento anche con degli attrezzi che non possono entrare in un luogo del genere e di sorveglianza perché a distanza di una settimana nessuno se ne è accorto», ha poi aggiunto Cecchino Cacciatore.

Peppino Cacciatore: «Necessario implementare il sistema di sicurezza e video sorveglianza all’interno del cimitero»

Abbiamo scoperto cose assurde». Parole amareggiate quelle espresse dal professor Peppino Cacciatore che ieri ha contattato telefonicamente il direttore del cimitero di Salerno, Filomeno Di Popolo, per chiedere delucidazioni in merito a quanto accaduto alla tomba del suo parente. Secondo quanto riferisce Peppino Cacciatore il fatto sarebbe accaduto la scorsa settimana ma sarebbe stato reso noto solo nella giornata di ieri dopo la visita alla tomba del noto esponente politico dal compagno socialista. «E’ grave che i responsabili del cimitero non sentano il dovere di chiamare i familiari», ha poi aggiunto il professore che conferma la teoria della fiamma ossidrica. Resta da capire, ad oggi, come è stata poi trasportato il busto della statua dal luogo sacro. Peppino Cacciatore chiede ora al direttore Di Popolo di migliorare il sistema di controllo all’interno dello stesso cimitero, da mesi ormai vittima di malviventi. «Occorre una maggiore vigilanza. Mi hanno detto che le telecamere ci sono ma dopo soli 6 giorni le immagini vengono cancellate, non è possibile – ha poi aggiunto Peppino Cacciatore, docente di storia della Filosofia presso l’Università Federico II di Napoli – E’ un gesto vile soprattutto perchè hanno attaccato un simbolo per la città di Salerno». Ad oggi non si conoscono i responsabili del vile atto ma si ipotizza che il furto possa essere stato commesso dai “classici” ladri di bronzo per rivenderlo per poche centinaia di euro.

LE REAZIONI/ L’intervento del sindaco Napoli: “Vicini alla famiglia”

«La Civica Amministrazione di Salerno, certa di interpretare i sentimenti dell’intera Cittadinanza, esprime sdegno per la profanazione della tomba della Famiglia Cacciatore». Lo dichia il sindaco Vincenzo Napoli.«A tutti i congiunti un abbraccio di fraterna solidarietà. Piena disponibilità del Personale e dei Servizi Cimiteriali per contribuire allo svolgimento delle indagini che si confida possano individuare presto i responsabili e la matrice del vile episodio», ha poi aggiunto il primo cittadino. «Totale e incondizionata solidarietà dell’associazione Memoria in Movimento e mia personale alla famiglia Cacciatore». Lo ha dichiarato il presidente dell’associazione, Angelo Orientale, secondo cui «questi oltraggi alla memoria antifascista e del movimento operaio salernitano devono finire. Anche in città abbiamo un’emergenza fascista. Tutte le forze democratiche se ne devono farsi carico e intervenire per una vigilanza costante». L’associazione Memoria in Movimento aveva già deciso per il prossimo 6 dicembre, nell’ambito della propria programmazione, un momento seminariale di riflessione sui temi del fascismo e antifascismo oggi con il presidente nazionale dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre, dottor Saverio Ferrari. «Riconfermiamo anche pubblicamente la nostra disponibilità e volontà a organizzare tale evento unitariamente con le associazioni partigiane e dei perseguitati politici», ha poi aggiunto Orientale. Parla di un oltraggio «vergognoso e inquietante» alla memoria di Cecchino Cacciatore il deputato di Forza Italia Gigi Casciello che esprime sincera solidarietà alla famiglia Cacciatore. «Una figura simbolo della storia e della politica non solo cittadina al di là delle specifiche appartenenze politiche che pure mi vedono distante – ha poi aggiunto il parlamentare – Difficile pretendere rispetto dai ladri. Doveroso, invece, è invocare controlli e attenzione, nella struttura di Brignano, da parte di chi è preposto a garantire la sicurezza, per fare in modo che in questo tempo disadorno si lascino in pace almeno i morti»