De Simone: la Samp non può stare tranquilla - Le Cronache Salernitana
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De Simone: la Samp non può stare tranquilla

De Simone: la Samp non può stare tranquilla

Andrea De Simone è il presidente del club granata dei parlamentari salernitani che lunedì mattina hanno presentato una interrogazione.

Partiamo dall’inizio : il comunicato della Lega B che blocca Salernitana – Frosinone

La lega di B ha assunto un atto avventato e irresponsabile.Il calcio è un grande fenomeno sociale, una potente fonte di emozioni e le società operano sul mercato in regime di concorrenza.

Sarebbe utile che i responsabili delle istituzioni, prima di compiere un atto, riflettano sulle possibili conseguenze.

A poche ore da una partita decisiva, con trentamila tifosi pronti a riempiere gli spalti, calciatori e staff tecnico preparati per la competizione sul campo, si emette un comunicato che rileva irregolarità da parte di un club, il Brescia, sul pagamento di stipendi e contributi che lo penalizza di quattro punti. Una vicenda già nota a febbraio che giunge ad una prima conclusione a poche ore dai playout.

Si apre una disputa giuridica?

Una disputa che avrebbe dovuto riguardare Ie Rondinelle, la Lega, l’Agenzia delle Entrate, gli organi di giustizia non altri club.Perché coinvolgere anche noi ed altre squadre? La Salernitana si è battuta per giocare le due gare e solo dopo il rinvio è passata, giustamente, alle carte bollate ed io condivido pienamente la linea seguita dai legali della Us Salernitana 1919 che hanno ricorso al Collegio di Garanzia ed al tribunale Federale Nazionale.

Si esprimano dunque gli organi terzi della Giustizia Sportiva e noi dobbiamo sostenere convintamente questa posizione. E’ la prima volta che la politica partecipa all’ “unità di tutte le componenti” da tutti auspicata, insieme alla società, alla tifoseria, alla stampa salernitana. La proprietà della Salernitana sappia cogliere anche questo messaggio perché a conclusione di questa vicenda bisogna pensare al futuro evitando errori del passato recente. Colgo l’occasione per auspicare che, sulla difesa della nostra città, penalizzata in più occasioni da scelte politiche sbagliate, si possa creare lo stesso clima di compattezza.

Anche il Club dei parlamentari si è mosso tempestivamente

Io ringrazio i colleghi del club Piero De Luca, Pino Bicchielli, Antonio D’Alessio, Franco Mari e Attilio Pierri cosi come le istituzioni Regione, Provincia e Comune.  L’interrogazione parlamentare è stata tempestiva ed ora il Ministro per lo Sport, che aveva rilasciato una intervista sbagliata, ha l’obbligo di far rispettare le norme. Saremo vigili ed attenti. Lega e Figc non sono corti separati, ma istituzioni che operano in un paese in cui i comportamenti di tutti sono regolati da norme precise.

Poi ci sono i vari livelli di giustizia sportiva ed amministrativa ai quali fanno ricorso le società che hanno problemi.

Invece la Lega costringe anche noi ad intervenire sul terreno giuridico. Le vicende che non riguardano i risultati sul rettangolo di gioco non dovrebbero interessare altre società, a meno che, non si ledano legittimi interessi e la Salernitana è l’unica parte lesa in questo pasticcio.

Lei parla di società che hanno problemi.

C’è il Brescia con la vicenda dei crediti d’imposta: Una truffa, si dice, che tuttavia si poteva evitare.  Altre società hanno fatto ricorso a crediti acquistati dalla stessa società terza ed hanno subito penalizzazioni. Mi riferisco al Trapani ed in precedenza alla Reggina ed al Taranto. In questi ultimi casi, mi pare, ci sia stato il fallimento e la retrocessione. Il Brescia faccia la propria battaglia giuridica ed alla fine si traggano le conclusioni.

Ma anche la stessa Sampdoria non mi pare possa dormire sonni tranquilli. Con sentenza del 13 ottobre 2023, il Tribunale di Genova ha omologato gli accordi di ristrutturazione dei debiti della UC Sampdoria s.p.a.  Nelle conclusioni si legge, tra l’altro: “Il piano di ristrutturazione del debito sarà certamente influenzato anche dai risultati sportivi della UC Sampdoria, atteso che il suddetto piano prevede il ritorno in serie A dopo un solo anno di permanenza in serie B e, in subordine, un ulteriore anno di permanenza in serie B. Poiché il piano di ristrutturazione è un piano flessibile volto al riequilibrio della situazione finanziaria della UC Sampdoria, nulla vieta che, ai sensi dell’art. 58 c. 2 CCI, questi possa essere in futuro oggetto di modifiche anche sostanziali per le quali si renderà necessario, peraltro, il rinnovo dell’attestazione da parte dell’esperto. Ciò, tuttavia, potrebbe comportare apporto di nuove risorse finanziarie, oltre a quelle già previste dal piano, da parte della proprietà o di nuovi soci.”

Che fare allora?

Le istituzioni sportive possono evitare contenziosi che alimenterebbero solo confusione.Serve assolutamente una mediazione ragionevole e di buon senso.

“Il buon senso evita il sentiero dell’errore” affermava Charles Robert Darwin.

La B a 21, 22, 23 non interessa a noi salernitani tenendo conto che in più circostanze si è fatta la B a 19 o a 22 squadre.

A noi deve essere garantita l’iscrizione al campionato cadetto.  Poi decidano liberamente se per il Brescia bisogna attendere o meno i tre gradi di giustizia e se la Sampdoria ha le carte a posto. Noi non siamo i nemici del Brescia o della Sampdoria: noi vogliamo tutelare i nostri diritti. La Salernitana avrebbe bisogno di serenità per programmare la rinascita: bisognerebbe premiare le squadre che rispettano le regole ed invece si costringe anche noi ad occuparci di questioni legali.