di Erika Noschese
“I cittadini hanno diritto ad un lavoro dignitoso come al diritto alla salute. Con Unione Popolare non si perderanno posti di lavoro perché crediamo che serva investire in una vera transizione ecologica che coniughi diritto alla vita e diritto al futuro”. Parla così Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli e oggi leader di Unione Popolare, ieri a Salerno con una prima tappa al Crescent, simbolo indiscusso dello strapotere di Vincenzo De Luca e del suo operato nei suoi anni di sindaco e poi governatore della Campania e poi dinanzi le fonderie Pisano. “Il Crescent è l’emblema, il simbolo del potere di De Luca, non solo a Salerno ma in tutta la Regione. Così come il dittatore Erdogan ha preteso la costruzione di una regia ad Ankara, spendendo decine di milioni di soldi pubblici per celebrare il suo potere ed erigere un vero e proprio monumento alla sua persona, anche sui nostri territori Vincenzo De Luca è una sorta di satrapo locale. Sarà ricordato dalla storia per questo ecomostro, ma anche per colui che non ha fatto nulla per mettere in sicurezza la nostra sanità pubblica, né per cercare di ridare un futuro a questa terra”. E ancora: “Noi non vogliamo che questa terra diventi oggetto di soddisfazione del solo ego di De Luca. Noi vogliamo che dia soddisfazione ai bisogni delle tante persone che ogni anno non ce la fanno ad andare avanti, dei tanti che nel salernitano e nell’avellinese, sono costantemente umiliate da un sistema politico che si fonda su clientele e fritture di pesce. Dalla sola città di Salerno, ogni anno, partono circa mille giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni. C’è un unico salernitano che se ne va contento, si tratta del giovane Piero, figlio di De Luca, che grazie ai voti del padre, grazie al “Sistema Salerno”, viene piazzato in Parlamento”, ha dichiarato Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al Popolo.
De Magistris, continua la campagna elettorale, quali sono le Sue sensazioni?
“Noi stiamo facendo una bellissima campagna elettorale, col vento in poppa delle 60mila firme raccolte, con l’esigenza e l’entusiasmo di farci conoscere in tutta Italia, qualche volta anche completamente oscurati dai media e dai telegiornali. Stiamo dimostrando di essere l’unica forza alternativa al sistema e a quei partiti che stanno portando l’Italia in una situazione molto grave, dal caro bollette al consumo della vita che è schizzata; siamo l’unica forza alternativa e anche i candidati e le candidate stanno facendo un ottimo lavoro sul territorio”.
Oggi (ieri per chi legge) lei è a Salerno, la città del governatore De Luca. Quali le problematiche e quali le soluzioni?
“Noi veniamo per evidenziare due scempi della cattiva politica: il Crescent, dunque la politica che distrugge i territori e costruisce un edificio così maestoso in uno degli angoli più belli non solo di Salerno ma della Campania. Qui evidenziamo il silenzio della politica deluchiana rispetto agli insediamenti industriali che, con il ricatto del posto di lavoro, continua a distruggere l’ambiente; noi, nel nostro programma tuteliamo il diritto al lavoro, all’ambiente, a fare impresa, alla salute, del paesaggio, del territorio. Noi diciamo basta al consumo di suolo a favore della valorizzazione del nostro territorio naturale ed immobiliare”.
Unione Popolare è attiva anche nel Cilento, quali le problematiche nel sud della provincia?
“Bisognerebbe utilizzare meglio e rapidamente il Pnrr che, soprattutto in termini di infrastrutture e mobilità può sostenere diversi territori del nostro Mezzogiorno, a cominciare dal Cilento su cui bisogna creare un rapporto più stretto, a mio avviso, tra chi ricopre ruoli politici anche a livello nazionale e le richieste del territorio, a partire dall’agricoltura, la biodiversità, sul turismo e la cultura ma faremo l’inverso rispetto alla politica deluchiana che ha smantellato anche la sanità pubblica. Noi vogliamo che il denaro pubblico si utilizzi in maniera totalmente differente, più efficace e differente”.
Alcuni problemi del Cilento riguarda le aree interne, non serviti da linee internet o strade percorribili. Il Pnrr può essere utilizzato anche per questo…
“Assolutamente. Il nostro programma parla di spopolamento delle aree interne, la desertificazione giovanile delle aree interne, il depauperamento delle risorse, assenza di digitalizzazione, mobilità; noi vogliamo intervenire su tutte le fragilità come lo sono oggi le aree interne che possono essere una grande potenzialità ma occorre intervenire e investire, in termini economici, sociali e di opportunità”.
Scuola, viabilità sono di competenza delle province, depauperate dei loro poteri…
“Noi pensiamo esattamente il contrario di ciò che pensa il cosiddetto centrosinistra, 5 Stelle e centrodestra con l’autonomia differenziata: puntano sull’autonomia differenziata per togliere ai territori, ai sindaci, togliere l’autonomia e dunque al popolo togliere servizi e peggiorare ulteriormente la qualità della vita. Noi vogliamo dare forza al territorio, risorse, strumenti normativi agli enti territoriali per garantire l’armonia e offrire maggiori servizi, qualitativamente migliori. Mi fa sorridere De Luca che attacca il centrodestra sull’autonomia differenziata perché la posizione è la stessa: vogliono avere più potere per opprimere le vere autonomie locali”.
Riforma Stato-Regioni…
“Quello è un altro abominio del centrosinistra che invece di dare forza ai territori è stato lo strumento per centralizzare il potere a livello regionale, dare di più ai ricchi e meno ai poveri”.
Esiste oggi la sinistra in Italia?
“L’unica proposta di sinistra in questa tornata elettorale è Unione Popolare, proposta anche ambientalista, pacifista, costituzionalmente orientata, per le libertà civili. Non penso si possa definire di sinistra chi ha chiuso i porti, rischiando di far morire le persone in mare, non lo è Fratoianni e Bonelli che vanno con il Pd per tenersi la poltrona e sono a favore del nucleare. Loro provano a posizionarsi su un campo scoperto ma l’unica proposta di sinistra dove c’è la giustizia ambientale, sociale, è Unione Popolare, l’inizio di una sinistra che possa essere adeguatamente rappresentata in Parlamento”