di Andrea Pellegrino
L’ordine di scuderia è: “piazzare i candidati di Salerno città”. A Piazza Amendola, nel comitato elettorale di Vincenzo De Luca, si studiano le strategie in vista del rush finale della campagna elettorale. Così, a partire dalla lista del Pd, praticamente indebolita fin dalla sua origine, si posizionano le pedine in pole position più gradite al candidato presidente, sia in caso di vittoria che soprattutto in caso di sconfitta. Il pallottoliere, allo stato, vede due seggi per il Partito democratico, uno per Campania Libera ed uno per De Luca presidente. Naturalmente quest’ultimo potrebbe essere a discapito dei socialisti o viceversa. Non pervenute, al momento, le altre liste collegate, seppur come è noto le sorprese dalle urne non sono mai mancate. Sostanzialmente, dall’entourage di Vincenzo De Luca fanno sapere ai militanti fedelissimi dell’ex sindaco che i voti dovranno andare a Franco Picarone (Pd), Enrico Coscioni (Campania Libera) e Luca Cascone (De Luca presidente). Quanto alla quota rosa l’attenzione è tutta sull’uscente Anna Petrone. Una indicazione che avrebbe fatto arrabbiare Gina Fusco che sarebbe dovuta essere, su indicazione dello stesso segretario provinciale democrat Nicola Landolfi, la candidata della “segreteria provinciale”. Ed invece ad eccezione di Luigi Bernabò che ha già espresso le sue preferenze pubblicamente, il resto dell’organismo provinciale del Pd seguirebbe alla lettera le indicazioni del candidato governatore. Naturalmente la sorpresa Valiante, nella lista democrat, potrebbe essere dietro l’angolo. Così come quella di Federico Conte che pesca in diversi ambienti, compreso tra gli “insofferenti” della gestione salernitana del Partito democratico, nonché nell’area di Alfonso Andria. Imbrigliato, invece, rispetto alla partenza l’ex sindaco di Fisciano Tommaso Amabile, supportato da Tino Iannuzzi che dalla sua avrebbe la sola Valle dell’Irno. L’obiettivo di tutti è mettere le mani “pacchetto Alfieri” pur suddiviso in più tranche, di cui una opzionata da Antonella Tramontano, candidata della lista De Luca presidente. Per ora Alfieri, nonostante l’esclusione della lista del Partito democratico, resta in campo in campagna elettorale, agganciato alla promessa di un assessorato regionale o di una successione a Nicola Landolfi alla guida della segreteria provinciale. Più distante, invece, la sua delfina Sabrina Copozzolo, deputata e membro della segreteria nazionale del Pd, che si tiene fuori dalla mischia. Così come la senatrice Angelica Saggese rimasta orfana del suo mentore Guglielmo Vaccaro sbarcato nel gruppo misto alla Camera dei Deputati in segno di protesta nei confronti della candidatura di Vincenzo De Luca. Quanto ai parlamentari, tenterà di imporre il suo candidato Fulvio Bonavitacola, storico supporter di Nello Fiore, candidato nella lista Campania Libera. Seppur al momento fuori dallo scacchiere di Vincenzo De Luca, Fiore dovrà tentare di scalzare il favorito Coscioni trascinato invece dall’apparato. Fiore dalla sua può contare su un gruppo di consiglieri comunali di Salerno, a partire dalla “fedelissima” Rosa Scannapieco. Ma a Palazzo di Città il Consiglio comunale, o meglio la maggioranza “ex deluchiana” è abbastanza divisa per l’ammontare di candidati in campo. Oltre gli assessori Cascone e Picarone – che trovano spazio nell’orbita diretta di Vincenzo De Luca – c’è l’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese (candidato con la lista Verdi Davvero messa su dal deputato Michele Ragosta) e l’ex assessore comunale al turismo Enzo Maraio, candidato con i socialisti. Ma quest’ultimo, in aula consiliare, pescherà poco o niente in considerazione del dichiarato sostegno di Marco Petillo, unico consigliere comunale socialista che sosterrà Pasquale Mucciolo e Maria Rosaria Cesareo, tra l’altro moglie del consigliere comunale Augusto De Pascale. Quanto agli altri posizionamenti interni al Comune di Salerno c’è il consigliere comunale Luciano Provenza che sosterrà Silvia Pisapia (candidata in quota Valiante) mentre il presidente del consiglio comunale Antonio D’Alessio è in campo per Tommaso Amabile. A Palazzo Sant’Agostino, invece, il presidente Giuseppe Canfora non ha ancora scoperto le proprie carte mentre lo scacchiere consiliare vede Mimmo Volpe naturalmente in campo per il figlio Andrea (candidato con “De Luca presidente”), i sindaci Stanziola e Imparato al fianco dei candidati della famiglia Valiante mentre Coscia e Savastano dovrebbero tifare Picarone.