“È stato oggi a Napoli il ministro Fitto, mi auguravo di poter avere un confronto anche diretto sulle questioni di merito relative al piano di sviluppo e coesione, ma non è stato possibile”. Nel corso di una diretta il governatore della Campania Vincenzo DE LUCA parla del convegno di questa mattina alle Gallerie d’Italia di Napoli dove ha incontrato il ministro per le Politiche di coesione Raffaele Fitto. Tra i due c’è stata solo una stretta di mano, ma nessun dialogo sul blocco dei fondi lamentato dalla Regione. “Abbiamo avuto un episodio sgradevole, e inaccettabile in un Paese democratico, che non ha aiutato il clima di collaborazione, quando siamo arrivati a Roma con più di 500 sindaci oltre al presidente della Regione. Ma – aggiunge DE LUCA – rimaniamo interessati ai fatti. Per la programmazione 2021-2027 abbiamo perduto quattro anni”. Il governatore parla, poi, di un “atteggiamento contrario rispetto a quanto richiederebbe il buonsenso” da parte del ministero, perché “non è che si può fare prima l’accordo con la Valle d’Aosta e poi con la Campania, non ha senso”. E, ancora, “nell’arco di otto-dieci mesi è stato un calvario, altro che collaborazione. Passano i mesi e i 6 miliardi di euro sono ancora bloccati per responsabilità esclusiva del ministero della Coesione”. DE LUCA ha infine aggiunto che il problema “non è la burocrazia, ma l’assoluta incapacità dei dirigenti politici, che non sanno come si fa a passare da un progetto scritto su carta a un cantiere aperto in tempi umani, non biblici. La prima responsabilità è della assoluta incompetenza e incapacità di un ceto politico che non ha mai amministrato niente. Ci sono tanti dirigenti di formazione romana che quando si parla di una procedura amministrativa cadono dalle nuvole, o ti guardano strano, perché la verità è che non capiscono niente. È un ceto politico penoso, gente che parla a capocchia”. “Oggi scadevano i termini del Tar Campania che aveva prescritto al ministero di Fitto per concludere il procedimento” sull’accordo per i Fondi di sviluppo e coesione con la Regione Campania, “pena l’istruzione di un commissario”. Ebbene, “mi sarei aspettato francamente che, mantenendo fedeli alla prescrizione del Tar si arrivasse alla conclusione, invece il governo ha fatto ricorso al Consiglio di Stato”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo intervento, non un programma, alla tavola rotonda “Dove l’Europa incontra il Mediterraneo” promossa dalla Fondazione Merita e ospitata nelle Gallerie d’Italia in via Toledo a Napoli.
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