di Erika Noschese
Sembra non giungere a termine la “guerra” contro il governatore De Luca per la questione termovalorizzatore. A ricostruire i fatti il deputato di Fratelli d’Italia nonché questore alla Camera, Edmondo Cirielli. Secondo il neo rappresentante dell’assemblea Nato, la ricostruzione fatta da De Luca non corrisponde a verità: all’epoca dei fatti, infatti, De Luca ricopriva la carica di commissario e la gara da lui indettà andò deserta perché «pretendeva che coloro che dovessero costruire il termovalorizzatore dovevano pagare anche gli esprori, circa 20 milioni di euro», ha infatti spiegato il deputato di FdI. Successivamente, è stato il turno dello stesso Cirielli a ricoprire il ruolo di commissario che non avendo «i poteri straordinari che invece lui aveva» si è ritrovato a dover affrontare una serie di difficoltà come l’impossibilità di saltare le procedure urbanistiche. «Io per circa 8 mesi ho cercato di costruire una società insieme al Comune ma quando ho capito che non era intenzionato, a settembre ho deciso di fare da solo: ho fatto la gara che successivamente è stata aggiudicata e il motivo per cui si è bloccato è che noi non avevamo poteri straordinari per saltare le procedure urbanistiche», ha poi spiegato il parlamentare, secondo cui il Comune avrebbe cambiato la destinazione d’uso dei suoli «che erano già stati espropriati da De Luca perchè lui aveva destinato il suolo al termovalorizzatore, dopodiché quando non doveva più farlo lui per boicottare – e lo ha detto anche pubblicamente – ha cambiato la destinazione dei suoli». Da qui, la decisione della Provincia da lui guidata di annullare la variante urbanistica con conseguente ricorso al Tar di De Luca. «E’ vera una cosa: il governo di centro destra regionale e nazionale, a fronte delle mie lamentele di questo blocco urbanistico che derivava dai poteri che io non avevo e che a quel punto avevo chiesto per superare il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato: avevo chiesto poteri straordinari per procedere urbanisticamente senza il Comune e invece la Regione e il governo nazionale non hanno voluto fare bracci di ferro con De Luca e quindi la cosa è andata a morire». Cirielli avrebbe poi scritto una lettera al commissario all’Ambiente dell’Unione Europea, spiegando l’ostruzionismo del Comune ma anche il disinteresse regionale e nazionale. E sulla polemica tra la Lega e il Movimento 5 Stelle circa l’importanza del termovalorizzatore, Cirielli dichiara: «Secondo me ha ragione Salvini: i termovalorizzatori servono perchè altrimenti allo stato attuale paghiamo un sacco di soldi; i cittadini salernitani e campani pagano il doppio della tariffa sui rifiuti perché portiamo i nostri rifiuti all’estero o al nord Italia ed è una cosa che non solo danneggia le tasche dei cittadini ma anche e soprattutto le aziende».