di Andrea Pellegrino
Vincenzo De Luca ci spera ancora. L’obiettivo Governo resta al centro della sua strategia politica che punta poi alla candidatura Governatore della Campania. Così non è escluso che il nome di Vincenzo De Luca torni sul tavolo di Matteo Renzi che, al momento, mantiene ancora quella delega (coesione territoriale) strappata al sindaco di Salerno nel corso del Consiglio dei Ministri. Tempo al tempo e De Luca, secondo i suoi fedelissimi, a Palazzo Chigi ci approderà per poi giocarsi la carta delle Regionali. Le diplomazie starebbero lavorando a trecentosessanta gradi e su tutti i fronti. Da Roma a Napoli, per intenderci. Ed in vista delle elezioni Europee qualche accordo potrebbe anche scapparci. A tessere le fila c’è sempre Fulvio Bonavitacola, deputato Pd e aspirante successore a Palazzo di Città, che in queste settimane fa da pontiere tra Delrio e le aree antideluchiane di casa propria. A Napoli, in particolare, si sta cercando di ricucire lo strappo anche al costo di sostenere un candidato partenopeo per Bruxelles. E si dice che nella terna di preferenze (previste sulla scheda elettorale per le Europee) trovi spazio perfino Andrea Cozzolino. L’uscente, infatti, pare che sia interessato ad intercedere voti su Salerno in cambio di un “disco verde” suo e del suo entourage a De Luca viceministro, a patto che il sindaco rinunci ad un salernitano in lista. Più complicato l’accordo con il gruppo dei lettiani che pare abbiano contribuito non poco all’estromissione di De Luca dalla lista dei sottosegretari. In questo caso De Luca ha un nemico in casa: si tratta di Guglielmo Vaccaro, fedelissimo dell’ex premier, pronto a scendere in campo alle Regionali. Un primo segnale, comunque, potrebbe giungere dall’assemblea regionale convocata per venerdì. Qui dalla ratifica della segreteria regionale e dalla nomina della direzione si capirà quanto la diplomazia di Vincenzo De Luca abbia funzionato a Napoli. Se dovessero essere confermate tutte le pedine posizionate dal sindaco di Salerno negli organismi regionali, allora De Luca potrebbe ancora sperare nel ripescaggio romano. In caso contrario per De Luca la partita davvero si chiuderebbe qui e per lui non resta che sperare che il Tribunale di Salerno non confermi la sentenza di primo grado sull’incompatibilità. Quanto alle Europee il Pd ha annunciato che entro il 29 marzo le liste saranno pronte. Anzi secondo il calendario di via Nazareno entro il 26 marzo dovranno arrivare alla segreteria nazionale le proposte di candidature da parte dei segretari regionali. La direzione che ufficializzerà i candidati a Bruxelles si dovrebbe tenere il 28 o il 29.