De Luca jr fermato dalle correnti dem Parte l’offensiva alla linea Zingaretti - Le Cronache
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De Luca jr fermato dalle correnti dem Parte l’offensiva alla linea Zingaretti

De Luca jr fermato dalle correnti dem Parte l’offensiva alla linea Zingaretti

di Andrea Pellegrino

O De Luca o nulla. La Campania dem si ritrova a secco nella nuova e imponente sfornata di sottosegretari e viceministri del Conte bis. De Luca jr non riesce nell’impresa, incassa ed attacca. Il figlio del governatore della Campania, dopo aver spinto in ogni direzione, ora si aggiunge alla lista degli scontenti del Pd. Lui è nella lista dei renziani già pronti a far gruppo autonomo. Niente De Luca jr e niente posti neppure per Zingaretti che puntava tutto sul suo fedelissimo Nicola Oddati. Insomma, oltre al veto del Movimento 5 Stelle il blocco su De Luca jr sarebbe causato anche dalle correnti agitate in casa Pd. “Il tutti uniti su Piero” invocato dal deputato salernitano e dallo stesso governatore non avrebbe sortito effetti. Anzi, alla vigilia delle nomine al Nazareno il viavai di campani in cerca di un posto governativo, è aumentato sempre di più. Migliore, Graziano, Tartaglione, solo per citarne alcuni. Poi Mario Casillo a sostegno di Lello Topo e infine la corsa in avanti di Nicola Caputo che nonostante la delega regionale all’agricoltura (al posto di Franco Alfieri) non avrebbe ricucito del tutto i rapporti con Vincenzo De Luca. Ed è proprio l’ex eurodeputato Caputo che sulla vicenda sottosegretari ha attaccato il Partito democratico: «Il bravo Enzo Amendola è l’unico (e meno male che almeno lui c’è) rappresentante del Partito Democratico della Campania nel Governo Conte II – scrive l’ex eurodeputato – A mio avviso è un errore strategico e deleterio anche per il Partito Nazionale. Ne vogliamo parlare? Vogliamo capire perché? In quale sede si discute? O ci basta tirare a campare? Tanto domani è un altro giorno». La Campania democratica si aggiunge al gruppo fiorentino. Repubblica racconta di una folta pattuglia di deputati pronti a sfilarsi. I primi malumori, sempre secondo Repubblica, sarebbero emersi all’interno della chat del gruppo parlamentari. Critiche più o meno dure che sarebbero state avanzate anche dall’escluso De Luca jr. Intanto il Partito democratico salernitano prepara la scalata all’Anci regionale. Per ora si tratta su due nomi per la presidenza: il sindaco di Cava de’ Tirreni Enzo Servalli e quello di Bellizzi Mimmo Volpe.