Gli omissis nei verbali di interrogatorio di Vittorio Zoccola, uno davanti al Gip e due davanti ai Pl che conducono l’inchiesta, lasciano intuire che la stessa procede al di là della prima ordinanza che ha emesso i ben noti provvedimenti cautelari e non solo. E così da Palazzo di Giustizia iniziano a filtrare nuove voci. La prima riguarderebbe il Governatore Vincenzo De Luca che sarebbe iscritto nel registro degli indagati, come atto dovuto. Con un fascicolo che ovviamente richiama, come capo di imputazione, le dichiarazioni di Zoccola. In questo caso, come è noto, alla persona iscritta nel registro degli indagati, non viene comunicato nulla. Se ne riparlerà alla fine. In particolare il famoso racconto del 70% a Savastano e del 30% a Picarone, per le regionali, in relazione ai bandi per le cooperative, è il punto chiave su cui si poggerebbe l’ipotesi investigativa. Un atto dovuto anche perchè le numerose proroghe date alle cooperative ci sono state soprattutto durante il sindacato dello stesso De Luca. Del resto i nomi nascosti dagli omissis stanno a significare che sono nell’inchiesta persone (naturalmente molti politici) indagate ma al di fuori del perimetro della stessa ordinanza già citata. Che l’inchiesta stia andando avanti è palese, lo dimostrano anche i provvedimenti del Riesame che ha scarcerato Vittozio Zoccola (ai domiciliari) e liberato, seppur con l’interdizione dai pubblici uffici, Luca Caselli. Ma confermando tutti i provvedimenti iniziali, cominciando dai domiciliari all’ex assessore Nino Savastano. Una decisione pesante laddove non sono bastate nè le dichiarazioni dello stesso Savastano nè i riscontri forniti dall’avvocato Cacciatore. E così beneficiano di questo secondo atto Zoccola e Caselli. Il primo, come è noto, ha reso dichiarazioni pesanti, par la Procura i riscontri effettuati e ritenuti congrui, un testimone di peso. Seppur in termini diversi lo stesso discorso vale per Luca Caselli, fedele esecutore della parte politica. Indicazioni verbali o determine dell’amministrazione? Fatto sta le sue dichiarazioni, per la Procura hanno rafforzato l’impianto accusatorio. E questo apre nuovi scenari. Sta di fatto che in attesa della seconda ondata l’amministrazione è praticamente ingessata.
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