Torniamo alle origini e scendiamo in piazza. Ci dovranno essere tutti quelli che difendono il lavoro, le fabbriche e il Mezzogiorno. Chi non viene, e’ un traditore del Sud”. La riunione convocata nella sede della Giunta regionale per discutere delle iniziative da mettere in campo per evitare il taglio di posti di lavoro negli stabilimenti campani di Stellantis, offre l’occasione a Vincenzo De Luca per rilanciare la grande mobilitazione di venerdi’ 16 febbraio a Roma, in difesa del Sud e contro le politiche del Governo. Un appuntamento rivolto in particolare agli amministratori locali, gia’ annunciato nei giorni scorsi e definito come il primo di quattro grandi momenti pubblici contro l’autonomia differenziata e per “lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione”. Il ‘governatore’ e i suoi collaboratori piu’ vicini sono gia’ al lavoro per definire l’organizzazione e per coinvolgere il maggior numero di persone. “Avremo delegazioni di sindaci dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Basilicata – rimarca – al di la’ degli orientamenti politici, sono tutti interessati a sbloccare i fondi sviluppo e coesione”. A proposito delle risorse Fsc, De Luca ironizza sul fatto che la premier Meloni, dopo aver siglato l’accordo con tutte le Regioni del Nord, lo abbia fatto anche con l’Abruzzo, dove “tra poco ci saranno le Regionali. Una cosa di una eleganza estrema”, incalza. Il programma di venerdi’ prevede il concentramento alle 11 in piazza Santi Apostoli. “Non resteremo li’ a fare la ‘messa cantata’ – chiarisce l’ex sindaco di Salerno – io mi muovero’ di sicuro, vorrei andare davanti alla sede del ministero a vedere chi c’e’, ma non con un turibolo per mettere l’incenso da qualche parte, ma per avere risposte chiare su quando diavolo saranno sbloccati i fondi sviluppo e coesione. Abbiamo chiesto un incontro con il ministro buio Fitto e il presidente del Consiglio, ma probabilmente non ci saranno”. De Luca glissa poi sulla domanda dei giornalisti, che gli chiedono se si aspetti la partecipazione anche del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, che probabilmente non sara’ in piazza a Roma. “Non lo so – dice – noi abbiamo invitato l’Anci regionale e stiamo sollecitando la partecipazione di tutti i sindaci, non soltanto della Campania. I Comuni sono i primi interessati a sbloccare queste risorse e in questo momento, al di la’ dell’industria automobilistica, e’ bloccato tutto il comparto dell’industria dello spettacolo, della cultura, dell’audiovisivo. E’ il momento di fare una battaglia forte e rivendicare in primo luogo la dignita’ del Sud”.
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