di Erika Noschese Ieri mattina, presso la sede del consorzio Asi di Salerno, la Regione Campania e il consorzio hanno sottoscritto un accordo finalizzato alla creazione di un polo aerospaziale. L’iniziativa prevede l’insediamento di un centro di ricerca e di un incubatore d’impresa, con l’obiettivo di sostenere il distretto aerospaziale campano. Quest’ultimo, forte di numerose aziende di medie e grandi dimensioni, è un importante attore nel settore, fornendo anche produzioni utilizzate dalla NASA. L’accordo rappresenta una svolta per un’area di Salerno che ha visto una progressiva diminuzione degli insediamenti industriali. L’obiettivo è una trasformazione significativa, che non si limiterà al miglioramento della viabilità, agevolata dalla vicinanza all’aeroporto, ma che punterà soprattutto ad attrarre investimenti imprenditoriali e a generare nuova economia. Il presidente De Luca ha inoltre annunciato che nella stessa zona industriale sorgeranno un polo audiovisivo e una piattaforma logistica per il settore farmaceutico. Luigi Carrino, professore di tecnologie dei materiali aerospaziali presso l’università Federico II di Napoli e presidente del Distretto Aerospaziale della Campania, ha così valorizzato la siglatura del protocollo d’intesa: “Il distretto raccoglie tutte e 30 le grandi imprese del territorio della regione: 160 Pmi, cinque atenei, il CNR, il CIRA, l’Enea, quindi l’intero sistema dell’aeronautica e dello spazio, sia sul fronte ricerca che sul fronte industriale”. Sull’investimento e sulla prospettiva di crescita dell’area industriale salernitana per l’ambizioso progetto della Quantum Technology: “Sarà un riferimento fondamentale per due motivi: perché qui non creeremo solamente degli uffici a basso costo per ospitare delle startup, ma creeremo un laboratorio di integrazione dei satelliti, quindi si fabbricheranno i satelliti; un laboratorio di qualifica spaziale, quindi qualificheremo e soprattutto saremo impegnati nell’inserire all’interno dei satelliti la Quantum Technology e l’intelligenza artificiale, facendo sinergia con l’altra iniziativa della Regione nel salernitano”. A dir poco soddisfatto Antonio Visconti, presidente consorzio Asi: “Abbiamo raccolto l’invito della Regione a creare una serie di acceleratori, investimenti pubblici che possono essere precondizione per la creazione e l’implementazione di ulteriori comparti. Tra l’altro, in particolare quello aerospaziale, è un comparto nel quale la provincia di Salerno e la Regione Campania, in maniera anche non troppo nota eccellono a livello nazionale e internazionale. Noi abbiamo un distretto aerospaziale campano, il DAC, abbiamo il CIRA, il consorzio delle imprese che operano nell’aerospazio, realtà nella provincia di Avellino, nella provincia di Salerno, nella provincia di Napoli. Esportiamo ai principali player operatori. Avere un incubatore che possa sviluppare competenze e tecnologie, ed essere un punto di riferimento per tutte queste aziende è uno strumento utile e indispensabile per rafforzare questo comparto e farlo proprio a Salerno. Ricordiamo che l’area industriale di Salerno dista qualche centinaio di metri dall’aeroporto, quindi ha anche una condizione logistica favorevolissima. Ma soprattutto tenta di dare una nuova connotazione a quest’area. A Battipaglia abbiamo invece fatto, come ricordavamo prima un importante intervento: noi avevamo le ceneri dell’interporto, una sorta di ferita aperta nel nostro territorio. Abbiamo rivitalizzato quella pagina negativa, andando a insediare aziende del comparto agroalimentare, quindi collegando l’area agricola della Piana del Sele con una realtà industriale importante. Quindi un disegno organico che vede indirizzare e orientare lo sviluppo di questi territori per conseguire quello che è l’obiettivo nostro, che è solo quello: creare opportunità di lavoro, creare occupazione e soprattutto frenare l’emorragia di giovani che dal sud vanno lontano. L’aerospazio in particolare potrà cogliere opportunità anche nel collegamento con la facoltà di ingegneria dell’Università di Salerno e quindi creare sempre di più un ambiente, un ecosistema importante. Anche Fisciano, giusto per dare un quadro, dovrà vedere nei prossimi mesi un intervento importantissimo in ambito farmaceutico: c’è stata l’approvazione, grazie alla ZES, dell’ampliamento di un’industria che vedrà creare a Fisciano, quindi a pochi chilometri dal capoluogo, uno dei poli più importanti per la creazione di molecole di farmaci. Stiamo cercando in tutti i modi di invertire la rotta e fare in modo che tutte le aree abbiano una connotazione di lungo periodo. Abbiamo visto che l’industria calata dall’alto è un successo effimero, perché basta che venga schiacciato un bottone a Milano o a Bruxelles e chiude l’industria. Invece un’industria che è radicata nel territorio, fatta da aziende del territorio che hanno qui la famiglia e che decidono di rimanere qui, garantisce opportunità e prospettive di più lungo periodo”. Soddisfatto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Abbiamo firmato questo protocollo d’intesa fra Regione e area ASI per far nascere nella zona ASI di Salerno un polo aerospaziale. È un settore produttivo importante nella regione Campania: abbiamo l’unico distretto dell’aerospaziale che ci sia in Italia che tiene insieme una trentina di medie, ma anche grandi aziende che sono impegnate nelle produzioni aerospaziali. Devo ricordare che nelle nostre aziende ci sono produzioni che vengono utilizzate dalla NASA per le iniziative spaziali in America. Oltre a questo, ovviamente, abbiamo altre iniziative sono in corso nella zona ASI, a parte che c’è un programma molto vasto di rifacimento di tutta la viabilità di tutte le strade. Ma poi avremo un polo anche dell’audiovisivo che collochiamo qui nell’area industriale, una piattaforma logistica del farmaco, cioè un’area di distribuzione di tutti i farmaci della Regione Campania. Abbiamo realizzato, per iniziativa del presidente dell’ASI, la catena del freddo nell’area di Battipaglia. Si sta definendo, siamo alle ultime battute, una variante al piano regolatore che mette a disposizione delle imprese altri 400.000 metri quadri. Dunque, è diventata l’area ASI, come dire, un luogo di sviluppo, di incentivo alle produzioni e all’economia di tutto il nostro territorio. Proseguiremo così”.

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