“Nel 2015 abbiamo ereditato un debito di sette miliardi di euro. Pagheremo questo debito fino al 2041: un autentico delitto per le nuove generazioni”. Eppure la Campania ha dato “prova di rigore spartano nella gestione del bilancio” e per questo “mi rivolgo al ministro Schillaci”: “Ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro che introduce rigidita’ che si riversano sulle prestazioni da dare ai nostri concittadini”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenendo alla giornata di apertura della prima edizione degli Stati generali della Prevenzione, organizzati dal Ministero della Salute nella stazione Marittima di Napoli alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nel suo intervento, De Luca ha ripercorso l’evoluzione del sistema sanitario regionale: “Nel 2015 siamo partiti come ultima Regione d’Italia per livelli essenziali di assistenza, abbiamo superato quella criticita’ e quel commissariamento, ma e’ rimasta una grave criticita’: la legge che prevedeva il riparto del fondo sanitario nazionale su tre criteri e’ stata violata per piu’ di 10 anni e il risultato e’ che la Campania e’ stata, ed e’, penalizzata ogni anno di circa 200 milioni di euro rispetto alla media nazionale perche’ non sono stati applicati i tre criteri del riparto ma uno soltanto: l’eta’ anagrafica”. “La Campania oggi ha 10mila medici in meno rispetto alla media nazionale ed ha la dotazione piu’ bassa di posti letto. In Campania abbiamo 10,9 medici ogni mille abitanti rispetto ai 18,2 dell’Emilia Romagna”, ha aggiunto. Nonostante queste condizioni, il presidente della Regione ha rivendicato i risultati raggiunti: “Credo che abbiamo prodotto risultati importanti: siamo stati la regione d’Italia con la percentuale piu’ bassa di morti per Covid, non abbiamo avuto i morti per strada, dovendo combattere allora contro gli opportunisti del No Vax, e non abbiamo avuto tragedie nelle residenze assistite per anziani, prendendoci la responsabilita’ delle decisioni necessarie, non quelle piu’ comode”. “Oggi abbiamo il primato per il fascicolo sanitario elettronico e abbiamo tempi di pagamento della nostra sanita’ che sono i piu’ brevi d’Italia”, ha dichiarato ancora. “Per quanto riguarda le liste di attesa siamo la prima regione in Italia: oggi, per prestazioni richieste, urgenti e brevi, entro i 10 giorni rispondiamo al 92 per cento delle richieste di visite e di interventi diagnostici, un risultato inimmaginabile”. “Oggi i risultati di esercizio a livello nazionale vedono quattro Regioni con il bilancio sanitario in attivo: Campania, Lombardia, Veneto e Marche”, ha ricordato, rinnovando l’appello al ministro della Salute: “Mi rivolgo al ministro Schillaci per dirgli che ci sono tutte le condizioni per superare il piano di rientro, anche perche’ contestualmente al risanamento finanziario abbiamo raggiunto gli obiettivi sulla prevenzione territoriale e ospedaliera”. In apertura di intervento, De Luca ha ironizzato sull’evento stesso proseguendo sulla scia della polemica da lui innescata qualche giorno fa quando aveva definito l’iniziativa una “vergognosa marchetta”: “Dopo qualche stravaganza iniziale, prende il via questo importante evento che, sono sicuro, sara’ un’occasione di confronto scientifico e ci offrira’ l’opportunita’ di ascoltare sul tema della prevenzione perfino qualche epidemiologo”. “Credo che verrà esaminato nel mese di luglio tra la Regione Campania e i nostri tecnici”. Questa la risposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, a chi gli chiedeva dell’uscita della Regione Campania dal piano di rientro. Il ministro è a Napoli per la due giorni degli Stati generali della Prevenzione. LA REPLICA DEL MINISTRO “Credo che verrà esaminato nel mese di luglio tra la Regione Campania e i nostri tecnici”. Questa la risposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, a chi gli chiedeva dell’uscita della Regione Campania dal piano di rientro. Il ministro è a Napoli per la due giorni degli Stati generali della Prevenzione.





