«Non ci sono preoccupazioni particolari. Siamo piu’ o meno nella norma». Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa a Napoli risponde alla domanda di una cronista che gli chiede se devono preoccupare i contagi che si registrano nel quartiere Carmine, a Salerno. «Registriamo oggi sei contagi, quattro di questi legati ad una presenza di una famiglia venuta dalla Moldavia, e altri due sono contatti avuti da commercianti in un quartiere della città. Ovviamente niente di drammatico – dice il governatore – ma bisogna tenere gli occhi aperti». Intanto, il governatore De Luca ha lanciato un appello ai giovani: «Bisogna chiudere con i vigili urbani i negozi nei quali si trovano commessi o clienti privi di mascherina – ha detto il presidente di Palazzo Santa Lucia – Non è più tempo di sottovalutazioni. Abbiamo aperto l’Italia da un mese, il Governo nazionale ha ritenuto di aprire praticamente tutte le attività, abbiamo le serate che sono segnate da fenomeni di movida irresponsabile, ci sono decine di migliaia di giovani che pensano che il problema non esista più. Questa è una posizione irresponsabile». Ecco perché, sottolinea De Luca, «credo che sia arrivato il momento di prendere anche misure repressive, di penalizzare chi non rispetta le regole elementari. Possiamo convivere con l’apertura delle attività economiche – aggiunge – ma a condizione che ci sia senso di responsabilità da parte di tutti, soprattutto dei ragazzi. Se arriva uno dal Bangladesh o dalla Moldavia che non viene controllato all’aeroporto di partenza può capitare, ma non deve capitare con i nostri concittadini. Se portiamo la mascherina e ci laviamo spesso le mani possiamo convivere alcuni mesi in attesa del vaccino, altrimenti faremo fatica ad arrivare a settembre, perché se i focolai si moltiplicano diventa complicato rincorrere uno per uno tutti i contatti della persona contagiata. La situazione non è drammatica – conclude De Luca – ma può diventarlo se continuiamo a comportarci in maniera irresponsabile». Quanto a un ritorno dell’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto «diventerà inevitabile se c’è una moltiplicazione dei contagi». E poi l’appello ai giovani a non abbassare la guardia.
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