di Monica De Santis
Tutti in aula dall’asilo alla prima media. Per tutto il mese di aprile a partire da giorno 7. Il nuovo decreto Covid del Governo Draghi rende ufficiale quanto il Premier aveva già anticipato in conferenza stampa: la scuola in presenza per tutti fino alla prima media in modo inderogabile; per gli altri gradi di scuola, la didattica in presenza o a distanza dipenderà dal colore della zona. In questo contesto, spiega il direttore Alessandro Giuliani in un pezzo precedente, le regioni avranno meno spazio di manovra e non potranno emanare ordinanze di chiusura al di fuori di precisi parametri indicati dal decreto. In zona rossa tornano a scuola gli alunni dalle sezioni dell’infanzia fino alla prima classe di scuola media. Restano in DaD dalla seconda media in poi. In zona arancione le scuole, come adesso, saranno tutte in presenza, con quote di DaD (tra il 25% e il 50%) per gli alunni delle superiori. Resta salva anche in zona arancione la possibilità di chiudere e convertire in DaD le attività delle classi dalla seconda media in poi in quei territori che dovessero rivelare un livello di contagio superiore ai 250 positivi per 100 mila abitanti in una settimana. Ovunque, a prescindere dalla fascia di colore, quindi anche in zona rossa, possono frequentare la scuola in presenza: gli alunni per l’uso dei laboratori; gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali per i quali sia più opportuna la scuola in presenza; altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, ai fini di una effettiva inclusione. Dunque da martedì in Campania sia che ci sia la zona Rossa o la zona Arancione le scuole materne ed elementari e la prima media torneranno in presenza. Se si dovesse tornare in arancione in presenza tornerebbero anche seconda e terza media e il 50% degli alunni delle superiori. “Noi siamo pronti – spiega il dirigente scuolastico del Profagri, Alessandro Turchi – Riprenderemo con la modalità adottata durante l’ultima riapertura per poi rivalutare insieme con i docenti e con il consiglio d’istituto la possibilità di dare precendenza, per un ritorno in presenza per tutti gli studenti delle quinte e delle prime. Nel caso delle quinte è aiutare i ragazzi nella preparazione degli esami di stato, nel caso delle prime, per far ambientare ed iniziare ad instaurare un rapporto più forte con i docenti visto che fondamentalmente questi ragazzi hanno potuto incontrare i loro insegnanti solo per qualche settimana. Poco tempo per instaurare un rapporto, un feeling tra di loro. Valuteremo, come dicevo anche in base agli spazi e se questi ci saranno allora l’obiettivo è riportare in presenza quinte e prime, come secondo obiettivo dare la possibilità al maggior numero di studenti di poter svolgere in presenza le materie del fare e quindi di poter utilizzare i laboratori”.