Un altro passo è stato compiuto per evitare che si spalanchino le porte del fallimento. Per il Cstp, però, c’è già un altro problema; anche se, a onor del vero, questa è una questione che va avanti da tempo immemore, ovvero quello del parco macchine. Intanto, bisognerà attendere circa dieci giorni per sapere cosa il giudice delegato dal Tribunale fallimentare, Maria Elena Del Forno pensa della proposta di concordato preventivo presentata nella giornata di ieri dal Cstp. «Abbiamo predisposto tale piano – dice il presidente del collegio dei liquidatori Mario Santocchio, recatosi ieri mattina presso via Papio insieme all’avvocato Giuseppe Fauceglia – per evitare il fallimento dell’Azienda e assicurando la continuità dell’attività aziendale. Ora ci auguriamo che l’iter procedurale avviato si concluda positivamente». Poi sarà la volta dell’adunanza dei creditori, probabilmente l’ostacolo più arduo da superare, i quali saranno chiamati a dire la propria sul piano concordatario decidendo se accettare o meno la percentuale proposta dalla società di trasporto pubblico salernitana per ripianare i propri debiti nei loro confronti. Una percentuale che si attesa al 50% del debito maturato nei confronti dei fornitori, alcuni dei quali, a quanto pare, avrebbero già posto il veto su una eventuale accettazione. Ma almeno il primo passo è stato fatto, ovvero quello della consegna alla sezione fallimentare del documento di 93 pagine in cui è spiegato come l’azienda intende ripianare i 40 milioni di euro di debiti maturati e quali prospettive future ci sono per il rilancio della società e dell’attività aziendale. Appunto, attività aziendale che passa attraverso l’elemento essenziale di una azienda di trasporto, ovvero il parco mezzi notevolmente ridimesionato a causa di guasti e mancati pezzi di ricambio.
23 febbraio 2013