Il Cilento frana e diventa un caso di cronaca nera.
Si conferma territorio denso di criticità quello a sud di Salerno, una vasta area in cui diviene sempre più difficile vivere sotto numerosi punti di vista.
Difficoltà che spesso potrebbero non esserci se la politica locale facesse il suo dovere, cosa che purtroppo non accade.
È il caso della Strada Provinciale 45, arteria che da Agropoli porta a Torchiara, passando per il territorio comunale di Prignano Cilento. Da tempo, sulla strada, è in atto un movimento franoso.
La Provincia di Salerno, al fine di limitare il traffico veicolare ad alcuni mezzi, escludendo quelli pesanti, aveva installato dei grandi blocchi in cemento che avevano la funzione di restringere la carreggiata proprio in quel breve tratto. Adesso, però, l’intera strada è interdetta perché quel movimento franoso è peggiorato, spaccando l’asfalto e rendendo impossibile il transito a qualsivoglia veicolo.
A far rabbia ai cittadini sono varie vicissitudini che hanno preceduto e accompagnato l’accadimento.
Il tratto stava palesemente cedendo, i segnali c’erano tutti, ma la politica nulla ha fatto e se a Salerno, nello specifico in quel di Palazzo Sant’Agostino, può esserci una giustificazione per tale cecità, lo stesso non può dirsi dei rappresentanti locali in Provincia.
Il riferimento è ovviamente a Luca Cerretani, consigliere e già vice presidente prima che la democrazia rappresentativa lo ridimensionasse, e a Franco Alfieri, già sindaco di Torchiara e di Agropoli, già presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, attualmente primo cittadino di Capaccio Paestum e presidente della Provincia.
Entrambi sono originari di Torchiara e se anche non vi risiedono per questioni private, è molto improbabile che non si siano accorti di questa atavica situazione. Altro aspetto che ha fatto infuriare gli utenti è la totale assenza di una segnaletica adeguata che informasse gli automobilisti della chiusura della strada.
Non un cartello, non un avviso, nulla di nulla, se non l’amara sorpresa dei blocchi in cemento messi a centro strada e la carreggiata distrutta. Sui social corre la rabbia dei pendolari: «La cosa grave – dice un lavoratore – è che non hanno messo nemmeno un cartello allo svincolo di Prignano per avvisare gli automobilisti che la strada fosse chiusa. Ogni mattina transito di lì per recarmi a lavoro – racconta – sono arrivato fino al punto della frana e poi son dovuto tornare indietro».