Pina Ferro
Sette assoluzioni, due condanne e dissequestro del cantiere. Si è concluso così il procedimemto giudiziario per il crollo verificatosi nella costruenda Piazza delle Libertà. Il giudice monocratico Marilena Albarano ha condannato a due mesi e venti giorni di reclusione Antonio Ragusa, presidente della commissione di collaudo dal 18 settembre 2009 al 7 ottobre 2010 e Massimo Della Casa collaudatore delle strutture. Sono stati assolti da tutte le accuse Marta Santoro, direttore dei lavori dal 2012; Armando Esposito, Enrico Esposito e Gilberto Belcore rispettivamente legale rappresentante e direttore tecnico della Esa Costruzioni, impresa (in liquidazione) di Nocera Inferiore, il cui contratto è stato risolto dal Comune all’indomani di una interdittiva antimafia (nel procedimento penale in oggetto, il consulente della Esa costruzione è stato l’ingegnere Sergio De Martino che ha effettuato le prove sui materiali); Paolo Baia, direttore dei lavori fino al 2012 Sergio Delle Femmine direttore operativo della struttura e Lorenzo Criscuolo all’epoca dirigente comunale e Rup. Contestualmente il giudice monocratico Albarano ha disposto il dissequestro e la restituzione al Comune di Salerno dell’opera che era stata sottoposta a sequestro il 3 dicembre del 2013. Il pubblico Ministero al termine della requisitoria aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione per ciascun imputato. Al termine della lettura della sentenza Esposito è scoppiato in lacrime. Troppa la tensione che era stata accumulata nell’attesa. Un pianto liberatorio. Fondamentale l’intervento dell’avocato Michele Tedesco (difendeva il Delle Femine) che ha sottolineato come la costituzione del Comune di parte Civile nel procedimento penale avrebbe di fatto rallentato il procedimento già incardinato in sede civile in cui l’ente ha chiesto 12 milioni di euro. Una duplicazione inutile che avrebbe potuto arrecare un danno enorme alle casse del Comune. Se non avesse ritirato la costituzione di parte civile, anche in sede penale il processo civile sarebbe stato sospeso in attesa del giudizio penale. Nel collegio difensivo tra gli altri Michele Tedesco, Giovanni Falci Massimiliano Marotta.