di Monica De Santis
Ore 3 di notte di mercoledì 22 settembre. Un fort boato sveglia il custode dell’Istituto di Istruzione Superiore “Genovesi – Da Vinci” di Salerno. L’uomo svegliato di colpo esce corre all’ingresso della scuola temendo il peggio e subito si rende conto del crollo del “cappotto termico” installato in corrispondenza dell’intradosso del solaio prospettante l’ingresso dell’istituto. Un crollo che potrebbe essere la conseguenza dell’allagamento che si è avuto all’interno dell’istituto, per una tubatura rotta lo scorso mese di agosto. Le infiltrazioni d’acqua potrebbero aver danneggiato il “cappotto termico” che staccatosi in minima parte è crollato l’altra notte a causa delle raffiche di vento. Oltre ai danneggiamenti subiti dall’edificio, non si sono avuti danni a persone. Ma questi sono stati evitati solo perchè il crollo è avvenuto di notte. Se per caso il crollo si fosse verificato durante l’ingresso o l’uscita degli studenti, la situazione ora sarebbe davvero molto più drammatica. L’ente Provincia chiamato in causa si difende. Il presidente Strianese fa sapere che i “lavori di isolamento termico erano stati realizzati direttamente dall’Istituto scolastico e facevano parte di un intervento di maggiore consistenza finanziato con fondi del PON 2007 – 2013. Il Responsabile Unico del Procedimento veniva individuato nella persona del Dirigente Scolastico, il quale provvedeva ad aggiudicare il servizio di direzione dei lavori e l’appalto. Appena i funzionari della Provincia sono stati informati dell’accaduto, hanno fatto presente alla dirigenza scolastica e al direttore dei lavori la necessità di procedere con urgenza, da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, alla messa in sicurezza del complesso edilizio, alla rimozione e allo smaltimento del materiale crollato. Attività, la cui esecuzione, è stata assicurata in tempi brevi. Nel frattempo, per l’accesso e l’uscita dall’istituto, saranno utilizzati altri ingressi. Successivamente si dovrà procedere ai lavori di sistemazione definitiva delle parti interessate dal distacco delle pannellature. Anche questo intervento dovrà essere posto a carico dell’impresa che ha eseguito i lavori del PON.