di Erika Noschese
Resta l’astensionismo il vero vincitore di questa competizione elettorale. A livello regionale, alle 23 e dunque con la chiusura dei seggi solo il 41,20% degli elettori al voto a fronte del 45,13% della precedente tornata elettorale. Il dato più basso si è registrato a Napoli con solo il 41,24% degli elettori al voto a fronte del 43.10% della precedente tornata elettorale. Segue Avellino che crolla rispetto alla competizione di 5 anni fa: se nel 2019 era stato raggiunto il 50% stavolta l’affluenza si ferma al 41.98%. Bene Benevento che si ferma quasi al 58% contro però il 59.86% del 2019. Crollo decisivo per la provincia di Salerno: al voto solo il 42.73% degli aventi diritto a fronte del 51% della precedente tornata elettorale. Si ferma al 44.65% Caserta a fronte del 50,62% del 2019. Sono dunque sempre meno gli italiani che vanno a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo, mentre sembra “reggere” ancora l’elettorato chiamato ad esprimere la preferenza per le amministrative, sia per l’elezione di sindaci – si è votato in quasi 3.700 comuni di cui 6 capoluoghi di regione – sia per l’elezione del presidente e del consiglio regionale, in questo caso del Piemonte, come già nel 2019. Le operazioni di voto sono proseguite senza particolari difficoltà. In provincia di Napoli una donna di 24 anni è stata denunciata dai carabinieri per abbandono di seggio senza legittimo motivo. Impiegata come scrutatrice in un seggio di Qualiano, la donna ha lasciato il suo posto nella serata di sabato. Non è più tornata e ha inizialmente fornito giustificazioni senza fondamento. Poi ha ammesso di non voler tornare perché la paga da scrutatrice era troppo bassa. Sempre in Campania alcuni elettori sono stati denunciati per avere scattato la foto alla scheda elettorale all’interno della cabina. In provincia di Salerno, particolarmente alta l’affluenza nei comuni chiamati al voto per il rinnovo del consiglio comunale. È il caso di Baronissi dove, seppur vi è stato un leggero calo, si registra un’affluenza pari al 73.96%; situazione simile a Nocera Superiore: a recarsi al voto il 76.14% degli elettori a fronte del 79.79% della precedente tornata elettorale; regge anche Sarno con il 72.63% delle preferenze perdendo poco più di 2 punti percentuali rispetto al 2019. Male il capoluogo di provincia che non riesce a superare il 50% e anzi si ferma al 46.07%; crollo anche ad Angri: l’affluenza si ferma al 38.40%; 37,81% per Battipaglia. Il dato più alto si è registrato a Ricigliano con oltre 88.60% degli elettori al voto ma è andata molto bene anche a Salento dove è stato superato l’80% e 82.38% degli aventi diritto ai seggi per San Cipriano Picentino altro comune che oggi attenderà il verdetto per il nuovo sindaco. Non male San Marzano sul Sarno con il 79,84% ed è stata forse una delle competizioni più sentite, considerato che alla precedente tornata elettorale il dato era del 39,42%. Ma San Marzano è tornata al voto prima della scadenza naturale del mandato perché la maggioranza Zuottolo ha deciso di dimettersi dopo l’adesione della sindaca a Forza Italia. Relativamente bene anche l’affluenza a Capaccio Paestum: se per le comunali l’affuluenza è pari al 72,60% per le Europee è del 76,24%. Insomma, la riflessione da fare forse è solo una: rispetto alla precedente tornata il dato è ulteriormente calato e per i partiti sicuramente vi è una riflessione da fare ad oggi non più rinviabile. Bisognerebbe sicuramente ripartire dai giovani, ascoltare le loro richieste e soprattutto rimetterli al centro dell’agenda politica europea per una svolta che possa portare, alla prossima tornata elettorale, un’affluenza decisamente più alta rispetto all’attuale.