di Redazione Cronache
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Nuova diffida alla Regione Campania per l’edificazione del Crescent sull’alveo del torrente Fusandola. Dopo il primo atto inviato il 20 giugno 2016, Italia Nostra torna alla carica ed intima tutti i provvedimenti del caso, di competenza della giunta regionale. «Il torrente Fusandola – ricorda Italia Nostra – a seguito della disastrosa alluvione dell’ottobre 1954, che causò oltre 100 morti, fu vincolato con Decreto ministeriale del Ministero dei Lavori Pubblici 5 agosto 1957. Inoltre il torrente e la relativa foce sono vincolati anche dal Piano delle Coste, ovvero dalle vigenti misure di salvaguardia della costa emanate dall’autorità di bacino Campania Sud». La Regione Campania, per Italia Nostra: «E’ titolare di tutte le funzioni relative ai corpi idrici potenzialmente pericolosi per gli abitanti, perle infrastrutture e per la pubblica incolumità» e deve «adottare con urgenza tutti i provvedimenti dovuti e consentiti dall’ordinamento per impedire la edificazione sull’alveo originario del torrente Fusandola». «La diffida – concludono – vale anche quale preavviso di danni paesaggistici, ambientali ed erariali, derivanti al Comune di Salerno, allo Stato ed a tutta la cittadinanza salernitana».