Sono stati tutti rinviati a giudizio gli indagati dell’inchiesta Crescent. Ieri l’ultima udienza preliminare poi la decisione del Gup.
Rinviato a giudizio anche il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, oltre l’ex funzionario comunale Lorenzo Criscuolo (oggi in servizio a Palazzo Sant’Agostino), l’ex soprintendente Giuseppe Zampino, i funzionari comunali Davide Pelosio e Matteo Basile, i dipendenti della Soprintendenza di Salerno, Anna Maria Affanni e Giovanni Villani, il costruttore Eugenio Rainone (amministratore della Crescent srl), il vicesindaco Eva Avossa, gli assessori Gerardo Calabrese, Luca Cascone, Mimmo De Maio, Ermanno Guerra, Vincenzo Maraio e Francesco Picarone; gli ex assessori Augusto De Pascale, Luciano Conforti e Aniello Fiore; ancora i funzionari Nicola Massimo Gentile e Bianca De Roberto; l’amministratore della Sist, Maurizio Dattilo e Rocco Chechile, proprietario dell’ex Jolly Hotel. La prima udienza si terrà ora il 23 dicembre. Insieme a lui, andranno a processo altre 21 persone tra imprenditori, tecnici e dirigenti del Comune di Salerno. I reati contestati vanno dal falso ideologico all’abuso d’ufficio alla lottizzazione abusiva e a reati di natura ambientale. Nel processo sono state accolte, come parti civile, le posizioni delle associazioni No-Crescent, Italia Nostra e Anpana.