L’ex sottosegretario Paolo Del Mese è stato condannato dal Tribunale di Salerno a 4 anni di reclusione per il crac del pastificio Amato.
Assieme all’ex deputato DC sono stati condannati Antonio Anastasio a tre anni, Leonardo De Filippo e Mirko Mannaro a due anni, Marcello Mascolo e Alfredo Delehaye ad un anno e sei mesi e Pietro Vassena ad un anno.
Interdizione per 5 anni dai pubblici uffici
I magistrati Fabio Zunica (presidente), Marilena Albarano (giudice) e Ginevra Piccirillo (giudice onorario) hanno interdetto dai pubblici uffici per 5 anni Del Mese e Anastasio e hanno condannato gli stessi oltre che Mannaro, De Filippo, Mascolo e Delehaye al risarcimento dei danni in favore della curatela fallimentare della società “Antonio Amato & C. Molini e Pastifici in Salerno s.p.a” in persona del curatore Luigi Amendola nonchè alla refusione delle spese per un ammontare a 6mila euro.
I giudici hanno anche deciso che Paolo Del Mese, Antonio Anastasio, Mirko Mannara e Leonardo De Filippo sono inabilitati all’esercizo di impresa commerciale e incapaci di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa per 10 anni. Stesso provvedimento per Marcello Mascolo e Alfredo Delehaye per la durata di un anno e sei mesi
Tutti i 19 imputati assolti
Assolti invece gli altri 19 imputati tra cui l’ex presidente nazionale dell’Ordine dei commercialisti, Claudio Siciliotti. Assolti anche Roberto D’Imperio, Alfio Barbato, Patrizia Beatrice, Maurizio Pilone, Gilberto Belcore, Enrico Esposito, Massimo Menna, Giovanni Giudice, Francesco Franzesi, Maria Cirillo, Ignazio Amato, Maria Francesca Napoli, Emanuela Troiero, Michela Cignolini, Luciano Vignes, Antonio Esposito, Pasquale Attanasio e Paola Bisogno.
Ordinato il dissequestro dei beni di Giuseppe Amato, cl. 1925 e la restituzione in favore degli aventi diritto.
“La sentenza di oggi è stata emessa da un tribunale che ha avuto il coraggio di ridare dignità, processuale, a professionisti come Alfio Barbato, che hanno pagato con la perdita del lavoro e con la gogna mediatica il loro attaccamento al lavoro ed al ruolo di sindacalista ricoperto nel pastificio Amato”. A dirlo l’Avvocato Michele Tedesco avvocato difensore di Alfio Barbato assolto con formula piena per non aver commesso il fatto.
“Tutti – prosegue l’Avvocato Tedesco –, erano assolutamente certi dell’estraneità ai fatti contestati ad Alfio Barbato”