di Andrea Pellegrino
C’è l’impegno per la costruzione del nuovo “Ruggi d’Aragona”, ci sono le opere, i vari parcheggi da realizzare, e c’è anche qualche elemento simpatico. Nel documento unico di programmazione che domani sarà sottoposto all’esame del Consiglio comunale, infatti, l’amministrazione presenta il suo programma fino al 2019. Il nuovo arenile di Santa Teresa diventa a tutti gli effetti “Salifornia”, ed inaugura anche il modello Nizza: «Una simile operazione – modello Nizza – si legge testualmente nel Dup consentirà di aumentare ulteriormente l’appeal del capoluogo anche in termini strettamente balneari, determinando la nascita di numerose attività economiche di servizio al turismo (ristorazione, lidi, ecc.)». Ma non è solo l’unico nome che cambia. L’ospedale “Ruggi”, infatti, diventa San Leonardo e rientra a pieno titolo nelle grandi opere che il Comune a guida Enzo Napoli vuole regalare alla città. «Il Comune – si legge ancora – si impegnerà anche nel reperimento di risorse per un’ulteriore grande opera, vale a dire la realizzazione del nuovo Ospedale San Leonardo». Poi il solito elenco di opere tra cui la Cittadella Giudiziaria (fino ad ora inaugurata più volte), il Porto Marina d’Archi (che attende ancora il ponte di Calatrava), Piazza della Libertà (i cui lavori sono fermi e s’attende il giudizio del Tar sulla gara d’appalto), il Pala Salerno, il Nuovo Polo Fieristico, Porta Ovest ed Est, il grande progetto della stazione ferroviaria per finire all’Auditorium Umberto I. Ma nel documento unico di programmazione c’è anche il capitolo tasse, con un bell’attacco al centrodestra. «L’obiettivo da perseguire è la riduzione delle aliquote TARI di almeno il 15%, che andrà ad aggiungersi alle riduzioni già avvenute negli anni 2013 – 2015, nonostante gli aggravi sul costo del servizio generati dalle inefficienze della società Ecoambiente la guida del centrodestra. I decrementi avvenuti nel recente passato hanno riguardato sia le utenze domestiche che quelle non domestiche, tra cui bar e ristorante». Passando per la sicurezza, invece, «Il Comune di Salerno, da questo punto di vista – si legge ancora – procederà nel più breve tempo possibile a ripristinare il turno notturno della Polizia Municipale e a favorire l’espulsione di cittadini stranieri che delinquono sul nostro territorio». Attenzione alle donne (hanno nominato un assessorato apposta con unica delega): «Il Comune, dunque, porrà in essere tutto quanto nelle proprie facoltà per rendere Salerno una “Capitale rosa”, in cui soprattutto le donne abbiano davvero una possibilità concreta di conciliazione famiglia e lavoro, che rappresenta uno standard minimo di civiltà, che garantisce autonomia alle donne e, in generale, genera anche ricchezza e indotto economico». Ma non sarà solo capitale “rosa”, Salerno, infatti, secondo l’amministrazione comunale si candida anche ad essere: « Capitale green, dal punto di vista delle emissioni, del risparmio energetico, della qualità dell’aria e dell’acqua, delle aree verdi e così via». E non finisce qui. «L’obiettivo è rendere Salerno Capitale della ricerca e dell’eccellenza nel settore della riqualificazione energetica». Programma ambizioso? Per ora è sulla carta, poi chi vivrà vedrà.